Dovevano dominare i botteghini ma non tutto è andato come previsto: ecco i titoli che hanno deluso di più agli incassi nel 2015
Dovevano dominare i botteghini di tutto il mondo con i loro film che, invece, si sono rivelati dei veri e propri “colossi dai piedi d’argilla”: ecco i titoli all stars che hanno deluso di più agli incassi nel 2015
1 – MORTDECAI (2015)
di David Koepp
Il 2015 per Johnny Depp è iniziato con un tonfo colossale che nemmeno il successivo Black Mass è riuscito ad attenuare del tutto. La crime-comedy di David Koepp, tratta dai romanzi di Kyril Bonfiglioli, non è piaciuta proprio a nessuno (7 milioni di dollari incassati negli Usa e meno di 50 in tutto il mondo).
2 – BLACKHAT (2015)
di Michael Mann
Il ritorno dietro la macchina da presa di un maestro come Michael Mann (assente da Nemico Pubblico del 2009) meritava certamente maggior fortuna. E neanche la presenza di uno dei divi del momento, Chris Hemsworth, ha aiutato a scalare le classifiche del box-office (7 milioni di dollari negli Usa e 17 complessivi).
3 – THE GUNMAN (2015)
di Sean Penn
La “cura Besson”, che così bene ha fatto allo star-power (e al portafogli) di Liam Neeson, non ha sortito gli stessi effetti su Sean Penn che, raggiunti i 50 anni, ha deciso di trasformarsi in roccioso action-hero. Il risultato al botteghino è stato impietoso (10 milioni di dollari).
4 – JUPITER, IL DESTINO DELL’UNIVERSO (2015)
di Lana e Andy Wachowski
I tempi di Matrix sono lontani (la trilogia si è conclusa nel 2003 generando introiti per 1.6 miliardi di dollari) e per i Wachowski è iniziata un’involuzione senza fine. Jupiter-Il destino dell’universo è il loro terzo flop consecutivo (dopo Speed Racer e Cloud Atlas) con 183 milioni di dollari guadagnati a fronte di una spesa di 176 (marketing escluso).
5 – THOMAN TULL, IL SETTIMO FIGLIO (2015)
di Sergej VladimiroviÄ Bodrov
I produttori Lionel Wigram, Basil Iwanyk e Thomas Tull pensavano di aver trovato nella serie di romanzi dark-fantasy di Joseph Delaney una nuova gallina dalle uova d’oro e, invece, le loro velleità sono state stroncate sul nascere dal pessimo andamento al botteghino dell’adattamento del primo romanzo di Delaney: L’apprendista del mago – Il settimo figlio (17 milioni di dollari negli Usa e poco più di 100 in tutto il mondo). E che smacco per due “mostri sacri” di Hollywood come Jeff Bridges e Julianne Moore.
6 – TOMORROWLAND, IL MONDO DI DOMANI (2015)
di George Clooney
Doveva essere il fantasy dell’anno (con un budget di quasi 200 milioni di dollari) ma verrà ricordato per essere stato uno dei peggiori fiaschi della storia recente della Disney (insieme a John Carter e Lone Ranger) con perdite per oltre 100 milioni di dollari. E la stella di Clooney non è mai stata così appannata.
7 – TERMINATOR: GENISYS (2015)
di Arnold Schwarzenegger
Siamo certi che Schwarzy, una volta chiusa la parentesi politica, non si aspettava un ritorno al cinema così difficile. Da quando ha svestito i panni del Governatore per indossare nuovamente quelli dell’action-hero non ne ha azzeccata una al botteghino e neanche il ritorno al suo ruolo più iconico lo ha aiutato a tornare agli antichi splendori (negli Usa Terminator:Genisys non è arrivato neanche a quota 100 milioni di dollari ed è stato battuto persino dal bistrattato Terminator Salvation).
8 – FANTASTIC FOUR (2015)
di Josh Trank
La regia di un grande blockbuster può essere il pass per l’Olimpo di Hollywood, ma se le cose non vanno per il meglio sono guai. Il reboot de I Fantastici 4, preceduto da un’infinità di polemiche, è stato il flop dell’estate 2015 (56 milioni di dollari negli Usa) e a farne le spese è stato soprattutto il giovane filmmaker Josh Trank, uscito con le ossa rotte dal suo primo film (e forse anche ultimo) ad alto budget (120 milioni di dollari).
9 – OPERAZIONE U.N.C.L.E. (2015)
di Guy Ritchie
Gli ingredienti per il successo sembravano esserci tutti: il regista reduce dai successi di Sherlock Holmes, una spy-story avvincente e ricca d’azione, due icone glamour (Henry Cavill e Armie Hammer) a reggere la scena. Probabilmente l’ex marito di Madonna ha sbagliato il dosaggio e Operazione U.N.C.L.E. si è trasformato in un prodotto indigesto (100 milioni di dollari incassati in tutto il mondo e perdite per 50 milioni).
10 – PAN, VIAGGIO NELL’ISOLA CHE NON C’Ã (2015)
di Joe Wright
Il 2015 di Hugh Jackman non era iniziato nel migliore dei modi a causa del mezzo flop di Humandroid, ma è finito decisamente peggio con l’uscita di Pan. Costato 150 milioni di dollari (più 125 milioni di Publicity & Advertising), il lungometraggio sulle origini di Peter Pan è stato un fallimento mondiale (34 milioni in Usa, 124 globali e perdite stimate in 130-150 milioni di dollari). E per Jackman una triste verità: senza gli artigli, le basette e i poderosi muscoli di Wolverine, il botteghino piange.