“PERFETTI SCONOSCIUTI” VINCE AL TRIBECA PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA

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Dopo il trionfo ai David di Donatello il film di Paolo Genovese è stato premiato anche al festival newyorkese voluto da Robert De Niro

Paolo Genovese: il suo Perfetti sconosciuti è Miglior Film
Paolo Genovese sul palco dei David di Donatello 

Sono passati pochi giorni dal trionfo di Perfetti sconosciuti ai David di Donatello, premiato come miglior film dell’anno, e subito arriva un altro importante riconoscimento. L’opera di Paolo Genovese, giunto di corsa a New York, dopo essere stato allertato da una telefonata che lo invitava a prendere il primo volo, si è infatti aggiudicata il premio per la migliore sceneggiatura straniera al Tribeca Film Festival. «Dedico questo premio a tutti gli attori perché senza di loro questa sceneggiatura sarebbe niente »: queste le prime parole del regista sul palco del Tribeca al momento di ritirare il premio. «Naturalmente ringrazio anche anche gli sceneggiatori, Rolando Ravello, Filippo Bologna, Paolo Costella e Paola Mannini che hanno lavorato con me in questo film. Infine voglio ringraziare la Medusa Film, Leone Film Group per aver creduto in questo progetto », ha proseguito poi il regista.

Perfetti sconosciutiUna sorpresa clamorosa quella di aver vinto alla 15ma edizione del festival del cinema voluto da Robert De Niro. Â«È stato come fare bingo – ha commentato – più che altro la sorpresa è stata per la vicinanza tra i due premi ricevuti dal film. E sono anche estremamente orgoglioso per le proposte sia di remake che di distribuzione che abbiamo ricevuto. Questo dimostra che funziona l’idea della storia, ossia che in qualsiasi parte del mondo, ognuno degli abitanti della terra con uno smartphone nasconde un segreto ». Perfetti sconosciuti, con con Kasia Smutniak, Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Anna Foglietta, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo e Alba Rohrwacher, racconta di quella che sarebbe dovuta essere una simpatica cena tra amici, che si trasforma in un gioco al massacro quando i sette protagonisti decidono di mettere in piazza tutti i messaggi dei loro cellulari. Gli effetti di questa decisione, ovviamente, saranno devastanti: non se ne salverà uno. Un bis quello di Genovese che sottolinea il nuovo clima di fermento del cinema italiano.

Rudy Ciligot