VILLERUPT, TUTTO IL CINEMA ITALIANO

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Dal 1976 la cittadina francese della regione Lorena ospita l’annuale Festival del Cinema Italiano. Si tratta  della maggiore manifestazione di cinema esclusivamente italiano all’estero. Tutto il meglio e il nuovo dell’ultima stagione vengono proposti dal 28 ottobre al 13 novembre al vasto pubblico che converge a Villerupt dalla vicina Lussemburgo ed altri centri circostanti. Sono oltre 60 i titoli distribuiti nelle varie sezioni (Concorso, Panorama, Documentari, Eventi Speciali, Retrospettiva) e al centro dell’attenzione di questa 39° edizione c’è la sceneggiatura o meglio Les Scénaristes, che avranno momenti di incontro col pubblico e studenti di cinema, masterclass e la presentazione di due tra i film firmati da ciascun sceneggiatore. L’appuntamento richiama perciò a Villerupt alcuni tra i più attivi sceneggiatori saliti alla ribalta negli ultimi due decenni: Fabio Bonifacci che presenta Si può fare e Benvenuto Presidente, Francesco Bruni (Scialla! e Il capitale umano), Giulia Calenda (Scusate se esisto! e Latin Lover), Massimo Gaudioso (Gomorra e Benvenuti al Sud), Filippo Gravino (Perez e Alaska), Francesca Marciano (Miele e Viaggio sola),Francesco Piccolo (Habemus Papam e Il nome del figlio).

Numerosi, come ogni anno, i registi, attori e altre figure professionali che accompagneranno i loro titoli in cartellone. Tra gli altri un vero amico del Festival, grande ammiratore dell’originalità e spirito di comunità che quest’evento riesce a catalizzare: Carlo Verdone con il suo L’abbiamo fatta grossa. Il Festival di Villerupt, guidato dal Direttore Generale Antoine Compagnone e dal Direttore Artistico Oreste Sacchelli, tributa inoltre un omaggio ad un autorevole cineasta che negli anni, grazie ai suoi film, ha intrattenuto un rapporto speciale con la manifestazione: Francesco Rosi. E sarà Michel Ciment, storico del cinema e direttore della mitica rivista Positif, ad introdurre i 6 film da lui scelti nella vasta filmografia del regista di Salvatore Giuliano. A complemento del “ritratto artistico dell’Italia” che ogni anno il Festival si impegna a proporre al gran numero di spettatori (un record spettacolare i 40.000 della scorsa edizione), spicca la mostra fotografica di Adolfo Franzò,  celebre ritrattista che sotto il titolo Donna@Attrice racconta «la femminilità nel cinema italiano contemporaneo, 40 ritratti di attrici italiane protagoniste della scena non solo nazionale». E ancora sul fronte fotografico un’altra esposizione di immagini dai set curata da Antonio Maraldi del Centro Cinema di Cesena.

Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale del Festival del Ciema Italiano!