A dire il vero, la recensione del film sulle nostre piccole bugie

Apprezzatissimo al Sundance grazie anche a Julia Louis-Dreyfus e Tobias Menzies

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A dire il vero
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Dopo la candidatura all’Oscar del 2019 per la miglior sceneggiatura non originale di Copia originale e l’acclamato Enough Said, Nicole Holofcener arriva nelle sale italiane giovedì 8 febbraio con il suo nuovo delizioso e tagliente A dire il vero, del quale firma regia e sceneggiatura. Un film sulla fiducia, sulle piccole bugie che ognuno di noi racconta e sul rapporto con le persone che amiamo di più, ma anche una commedia che ha conquistato il 94% di apprezzamento al Sundance e nella quale troviamo di nuovo Julia Louis-Dreyfus, questa volta al fianco di Tobias Menzies (The Crown) e Arian Moayed (Succession).

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IL FATTO

Beth, scrittrice, dopo un buon successo ottenuto con il primo romanzo, autobiografico, non è sicura che il suo nuovo lavoro sia valido. Il marito Don, psicanalista in crisi, segretamente pensa lo stesso e quando un giorno lo sente parlarne al cognato, Beth va in crisi. La verità fa male, ma può essere anche una cura.

A dire il vero

L’OPINIONE

Nicole Holofcener è sceneggiatrice raffinata e regista che sa cogliere i traumi esistenziali, più o meno piccoli, che la società contemporanea impone ormai quasi per convenzione a ognuno di noi. Lo ha fatto sin dal suo primo film, Parlando e sparlando, e ha continuato, con grande intelligenza, per tutta la sua carriera. A dire il vero non fa eccezione, film indipendente inteso come una volta, ovvero con una buonissima scrittura, una regia diligente e attori di grande talento impegnati a raccontare la storia che gli è stata fornita nella maniera più realistica, semplice e spontanea possibile.

E con il realismo viene anche quella giusta dose di ironia e di umorismo che la vita ogni giorno ci riserva. Il pregio maggiore di questa commedia esistenzialista è proprio riuscire a portare in scena quelle piccole crisi a cui tutti andiamo incontro prima o poi dando loro il giusto peso. C’è un che di cinematograficamente terapeutico nel raccontare piccole nevrosi, malintesi e paure senza far sembrare il racconto un remake apocrifo e in acido di Ben-Hur, pericolosa tendenza del cinema indie dei giorni nostri e dei giovani autori che lo fanno. Qui è tutto molto più lineare, anche grazie a Julia Louise-Dreyfus, magnifica, Tobias Menzies (molto meglio qui che in The Crown) e il giovane Owen Teague un talento in erba da tenere d’occhio.

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Recuperate Parlando e sparlando, primo film di Nicole Holofcener, e anche The Last Duel, del quale ha curato parte della sceneggiatura su richiesta di Ben Affleck e Matt Damon, due che sanno sempre riconoscere il talento e la professionalità.

A dire il vero

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
a-dire-il-vero-la-recensione-del-film-sulle-nostre-piccole-bugieYou Hurt My Feelings. Usa, 2023. Regia e sceneggiatura: Nicole Holofcener. Interpreti: Julia Louise-Dreyfus, Tobias Menzies, Owen Teague. Distribuzione: Vertice 360. Durata: 1h e 33'