Addio a Philip Baker Hall, un attore di classe

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Philip Baker Hall

È morto all’età di 90 anni Philip Baker Hall, attore statunitense dalla carriera monumentale, ma che solo negli ultimi 25 anni ha avuto il riconoscimento che avrebbe sempre meritato anche dal grande pubblico, grazie a Paul Thomas Anderson che ne ha fatto uno dei suoi attori feticcio.

Nato il 10 settembre del 1931 a Toledo, nell’Ohio, Hall ha iniziato a lavorare in teatro, soprattutto in produzioni off Broadway, già dimostrando di avere talento e soprattutto misura, una dote indispensabile per un attore. Il cinema lo ha scoperto tardi e sempre per ruoli secondari, da caratterista, lo ricordiamo in film come Prima di mezzanotte e soprattutto nei panni del capo della polizia di New York in Ghostbusters II.

L’incontro che darà una svolta alla sua carriera avviene nel 1993, quando un poco più che ventenne Paul Thomas Anderson lo vuole protagonista del suo secondo cortometraggio Cigarettes & Coffee, che tre anni dopo sarebbe diventato il film d’esordio, Sydney, sempre con Hall protagonista al fianco di un giovanissima Gwyneth Paltrow e John C. Reilly.

Grazie alla sua magnifica interpretazione, Hall diventa ben presto un attore richiestissimo e a quasi settant’anni la sua carriera prende il volo come non era mai successo prima.

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Anderson lo chiama nuovamente per Boogie Nights e poi gli riserva un ruolo struggente in Magnolia, anziano conduttore di un quiz televisivo per bambini con molti terribili segreti. Per la sua interpretazione Philip Baker Hall avrebbe probabilmente meritato una nomination all’Oscar, che andò però a Tom Cruise, altrettanto strepitoso nel film corale di Anderson.

L’attempato attore viene però intanto scelto da tanti grandi registi, da Gus Van Sant per il remake di Pyscho, da Peter Weir per The Truman Show, Michael Mann per Insider, Lars Von Trier lo chiama nel ricchissimo cast di Dogville, con Nicole Kidman, mentre David Fincher lo affianca a Robert Downey Jr. e Jake Gyllenhaal in Zodiac.

Nonostante l’età non più verde, Philip Baker Hall ha lavorato fino meno di due anni, dimostrando una passione per il mestiere dell’attore veramente d’altri tempi. Come d’altronde era anche il suo stile, sempre misurato ma capace di imporsi sullo schermo con grande facilità, da interprete di razza e formato da tanti anni calcando le assi del palcoscenico.

Philip Baker Hall era un attore di classe

Difficile dare una diversa definizione, parte di una scuola che si sta naturalmente perdendo e che purtroppo non ha eredi. Cresciuto guardando i grandi classici come James Stewart, Cary Grant, Spencer Tracy, che per molti versi è l’attore che maggiormente lo ricorda, ha iniziato a lavorare nel cinema della Nuova Hollywood degli anni Settanta già troppo vecchio, alla soglia dei quaranta, in un’industria che stava per essere dominata da cineasti e attori ben più giovani di lui, da Coppola a Scorsese, da De Niro a Pacino, fino a Spielberg e Lucas.

Si è preso la sua carriera un paio di generazioni dopo, per fortuna per gli spettatori che hanno potuto apprezzare la sua bravura.