Lo abbiamo visto e apprezzato nel film di Jesse Eisenberg premiato al Sundance Film Festival, e prossimamente potremmo vederlo dietro a un pianoforte sotto la parrucca che fu di Tom Hulce nel cult di Miloš Forman del 1984. Nella serie remake di quell’Amadeus, infatti, il nuovo Mozart dovrebbe essere Will Sharpe.
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Un progetto che però ancora sembra essere in fase embrionale, visto che non si parla di inizio riprese e del quale non è stata avviata la lavorazione. Secondo qualcuno per le perplessità che la scelta dell’attore britannico di madre giapponese avrebbe sollevato, tra quanti non lo vedrebbero adatto per interpretare il genio austriaco.
Una polemica alla quale abbiamo già assistito in diverse occasioni, recentemente, ma che non riguarda certo le capacità di Sharpe, premiato con uno Screen Actors Guild Award (oltre alla candidatura al Premio Emmy) per la sua partecipazione a The White Lotus e da poco guida turistica nel viaggio al centro del film A Real Pain.
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Descritta da Sky come “fresca, intima” e “irriverente”, dietro la serie su Wolfgang Amadeus Mozart c’è lo scrittore e produttore di Giri/Haji Joe Barton. Coraggioso nel volersi confrontare con il succitato e celebre adattamento dell’omonima opera teatrale di Peter Shaffer del 1979, nella storia del cinema per gli otto Oscar vinti, incluso quello per il miglior film.
