“Un film che richiama la cinematografia anni ’70, tutto girato in pellicola”, il regista Andrea Di Stefano e Pierfrancesco Favino alla Berlinale 2023 parlano dell’impegno produttivo, della storia e del personaggio principale de L’ultima notte di Amore. Il film, presentato al 73esimo Festival del Cinema di Berlino, sarà in sala dal 9 marzo con Vision Distribution.
Sinossi di L’ultima notte di Amore
Di Franco Amore si dice che è Amore di nome e di fatto. Di sé stesso lui racconta che per tutta la vita ha sempre cercato di essere una persona onesta, un poliziotto che in 35 anni di onorata carriera non ha mai sparato a un uomo. Queste sono infatti le parole che Franco ha scritto nel discorso che terrà all’indomani della sua ultima di notte in servizio. Ma quella notte sarà più lunga e difficile di quanto lui avrebbe mai potuto immaginare. E metterà in pericolo tutto ciò che conta per lui: il lavoro da servitore dello Stato, il grande amore per la moglie Viviana, l’amicizia con il collega Dino, la sua stessa vita. In quella notte, tutto si annoda freneticamente fra le strade di una Milano in cui sembra non arrivare mai la luce.
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Pierfrancesco Favino e Andrea Di Stefano in conferenza stampa alla Berlina 2023
“È una storia che fotografa molto bene l’idea di cos’è un poliziotto che non pensa di essere un supereroe“, dice Favino in conferenza stampa a Berlino del suo personaggio protagonista de L’ultima notte di Amore. Non un film politico, ma uno spettacolo per cui si è scelto anche di correre dei rischi: “sono tutte inquadrature che diventano spettacolari. Vendiamo un biglietto per andare al cinema e sognare“, spiega Andrea di Stefano, già regista di Escobar (2014).
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Guarda qui la presentazione de L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino
servizio a cura di Stefano Amadio