Berlinale 2023, Pierfrancesco Favino: «gli attori italiani fanno eccezione nelle produzioni estere»

Favino parla della presenza, quasi inesistente, delle professionalità italiane nelle produzioni cinematografiche straniere nel nostro Paese

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Pierfrancesco Favino

Presentato oggi al 73º Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special Gala, L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino, Linda Caridi, Antonio Gerardi e Francesco Di Leva. Nel poliziesco, al cinema dal 9 marzo con Vision Distribution, Favino interpreta un agente calabrese nella sua ultima notte in servizio a Milano.

Sinossi di L’ultima notte di Amore

Di Franco Amore si dice che è Amore di nome e di fatto. Di sé stesso lui racconta che per tutta la vita ha sempre cercato di essere una persona onesta, un poliziotto che in 35 anni di onorata carriera non ha mai sparato a un uomo. Queste sono infatti le parole che Franco ha scritto nel discorso che terrà all’indomani della sua ultima di notte in servizio. Ma quella notte sarà più lunga e difficile di quanto lui avrebbe mai potuto immaginare. E metterà in pericolo tutto ciò che conta per lui: il lavoro da servitore dello Stato, il grande amore per la moglie Viviana, l’amicizia con il collega Dino, la sua stessa vita. In quella notte, tutto si annoda freneticamente fra le strade di una Milano in cui sembra non arrivare mai la luce.

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Esplorando un genere poco battuto in Italia, il regista Andrea Di Stefano, italiano che si è formato a New York e ha a lungo lavorato all’estero, racconta una storia in cui si mischiano territorio ed etnie in un thriller d’azione. Ne L’ultima notte di Amore Favino, protagonista del film, crea un personaggio che ricorda molto da vicino quello del poliziotto emigrato negli USA con tutte le problematiche connesse alla sua condizione.

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Favino in conferenza stampa alla Berlina 2023

Durante la presentazione del film, Pierfrancesco Favino ha aperto una giusta polemica verso quelle produzioni internazionali che girano i film in Italia e, malgrado incassino il 40% del budget in Tax Credit, non abbiano alcun obbligo sull’utilizzo degli interpreti italiani. “A me non farebbero fare mai Kennedy, perché un americano dovrebbe fare Gianni Agnelli?“, ha detto l’attore.

Guarda qui l’intervento di Pierfrancesco Favino alla Berlinale 2023

Servizio a cura di Stefano Amadio