Bullitt, Steven Spielberg sceglie Bradley Cooper per il suo ‘non’ remake

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Bradley Cooper Bullitt

Non sarà un remake, né un sequel, in qualche modo forse un reboot, ma visto che la mano dietro la macchina da presa sarà quella di Steven Spielberg non c’è dubbio che si tratterà – come annunciato dalle solite fonti ben informate – di una storia originale. L’ispirazione di base sarà comunque quella del Bullitt del 1968 con Steven McQueen interprete del ruolo del poliziotto di San Francisco, che nel nuovo progetto avrà il volto e le fattezze di Bradley Cooper.

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Da poco inserito tra i migliori film degli anni ’70 da Quentin Tarantino, il film di Peter Yates è sicuramente un cult, e vanta – secondo molti – una delle scene di inseguimento in macchina più famose della storia del cinema. Qualcosa che i fan si aspettano anche dal film di prossima lavorazione che, con l’accordo siglato con l’attore (e produttore esecutivo), a questo punto non dovrebbe trovare ostacoli di sorta.

Insieme al figlio di Steve McQueen, Chad, e la nipote Molly McQueen, sarà coinvolta nella produzione anche la Kristie Macosko Krieger, da tempo collaboratrice di Spielberg e impegnata con Cooper nella realizzazione del suo film da regista su Leonard Bernstein, Maestro.

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Come ricordato da Deadline, Cooper e Spielberg avevano cercato per anni di collaborare, sin dai tempi del possibile coinvolgimento del regista nell’American Sniper diretto da Clint Eastwood nel 2014, con il leggendario filmmaker convinto dalla sua prova in A Star Is Born a lasciare all’attore anche la regia del suddetto Maestro, che vedremo su Netflix nel 2023.

Qui il trailer ufficiale del Bullitt originale: