Chris Hemsworth pentito per il «troppo stupido» Thor 4 e deluso dalle critiche di Scorsese e Tarantino

L'attore australiano ha ammesso di trovare "super deprimente" le stroncature dei due Maestri

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È un Chris Hemsworth aperto a parlare di gioie e delusioni quello che si è concesso ad una lunga intervista a GQ in occasione dell’uscita di Tyler Rake 2, il film che lo (ri)vedrà protagonista su Netflix dal 16 giugno. Prima di riprendere i panni dell’agente mercenario nella saga curata dai Fratelli Russo, l’attore australiano ha rimesso quelli del dio del Tuono nel quarto stand-alone a lui dedicato, Thor: Love and Thunderuscito lo scorso novembre per la regia di Taika Waititi.

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Nonostante la calorosa accoglienza al botteghino (760 milioni in tutto il mondo), Thor: Love and Thunder non è stato recepito benissimo né dalla critica né da una gran fetta di fan della Marvel, delusi dalla troppa frivolezza del film dopo il ben più congegnato Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Ne è consapevole anche Hemsworth, candido nel segnalare – seppur retroattivamente – l’eccessivo umorismo messo in mostra nel film. «Immagino che ci siamo solo divertiti troppo. Ed è diventato troppo stupido. È sempre difficile trovarsi al centro di tutto e avere una vera prospettiva su quello che si fa… Amo il processo, è sempre un’avventura. Ma non si sa mai come la gente risponderà a ciò che fai». E aggiunge di averlo capito quando ha sentito parlare un gruppo di bambini, amici dei suoi figli: «Un gruppo di bambini di otto anni che criticano il mio film: ‘Pensiamo che abbia troppo umorismo, l’azione è figa, ma gli effetti visivi non erano altrettanto buoni’. Mi fa rabbrividire e ridere allo stesso tempo!». 

La critiche di Scorsese e Tarantino

Hemsworth ha poi rivolto un commento anche alle stroncature rivolte alla Marvel da maestri del cinema come Martin Scorsese e Quentin Tarantino, entrambi molto critici nei confronti di quel mondo. Nel 2019 Scorsese definiva i film del Marvel Cinematic Universe “non cinema”, mentre Tarantino si è scagliato contro la Marvel-izzazione di Hollywood (tutti questi attori che sono diventati famosi interpretando questi personaggi, non sono star del cinema, giusto? Capitan America è la star. O Thor è la star. Insomma, non loro”). 

In merito a tali commenti, Hemsworth ha detto: «È super deprimente quando lo sento dire. Due dei miei eroi non lavoreranno mai con me! Immagino che non siano miei fan». Ha poi aggiunto: «Sono grato di aver fatto parte di qualcosa che ha tenuto la gente nei cinema. Ora, se quei film siano andati o meno a scapito di altri film, non lo so. Non mi piace quando iniziamo a scrutarci l’un l’altro quando c’è così tanta fragilità nel business… Lo dico meno ai registi che hanno fatto quei commenti, che sono tutti, tra l’altro, ancora i miei eroi, e in un batter d’occhio farei il salto per lavorare con ognuno di loro. Ma lo dico più che altro per l’opinione più ampia che circonda l’argomento. Non credo che nessuno di noi abbia la risposta, ma ci stiamo provando».