La stagione estiva del cinema da qualche anno è caratterizzata da due filoni di avvenimenti: da un lato il proliferare dei festival, dall’altro il sostegno governativo alle uscite in sala, con particolare riguardo ai film italiani ed europei, con l’obiettivo di “allungare” la stagione ed evitare che il sovraffollamento di titoli in uscita nei mesi invernali penalizzi le opere più difficili e spiccatamente autoriali. Da quanto si può capire dall’angolo visuale di chi come noi ricerca con attenzione ciò che sta per accadere, per riportarlo ai lettori, si può dire dai primi segnali che i due filoni procedano a velocità molto diverse.
I Festival, infatti, viaggiano a gonfie vele. Sia quelli piccoli, sia quelli grandi. La stagione di questi ultimi, aperta brillantemente a fine marzo dal nuovo Bif&st di Oscar larussi, è proseguita sin qui tra i successi. Brillano sugli altri quello del Biografilm di Bologna, con sale piene e grande partecipazione popolare (e di artisti di rilievo) per opere spiccatamente autorali, e il Taormina Film Festival, che la nuova direzione di Tiziana Rocca ha riportato alla vocazione originale di “passerella delle grandi star di Hollywood” (con un successo clamoroso di partecipazione popolare e giovanile), reintroducendo nel contempo il concorso cinematografico che, forse un po’ schiacciato proprio dall’andirivieni dei divi, ha però proposto tre o quattro film di rilievo per cifra autoriale e livello di sperimentazione. E ora la “giostra” continua con tanti altri appuntamenti, primo fra tutti la Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, senza dimenticare la vetrina per la grande serialità che ha come teatro Rimini e Riccione
Ciò che invece sembra mancare sono i film in uscita in sala. I prodotti italiani, in particolare, sono pochi, pochissimi, nonostante le agevolazioni all’uscita garantite dal MiC
A presentare nuovi titoli sono soprattutto le major, che con prodotti pop come Lilo & Stich o Dragon Trainer (e a luglio con i nuovi capitoli dei Fantastici 4 e di Superman, oltre che con l’ultimo Jurassic World) raccolgono pubblico anche senza agevolazioni, confermando la capacità di gestire con attenzione le opportunità offerte dal mercato cinematografico. Per il nostro cinema, invece, è sinceramente un’occasione persa, dettata probabilmente da una prudenza eccessiva e dalla memoria dei tempi cupi che ci siamo fortunatamente lasciati alle spalle. Ma che – non va dimenticato – sono stati superati proprio “osando”. Ovvero producendo storie nuove, lanciate con strategie di comunicazione moderne, spesso inedite. Una strada che non va abbandonata, se non si vuole tornare indietro, alla fase terribile del biennio 2021-2022.
Nel frattempo, appunto a funzionare sono i festival, occasione preziosa per vedere film difficili da reperire in sala, ma anche luoghi di incontri con grandi personaggi del cinema di ogni indirizzo culturale ed esponenti dei generi più diversi. Proprio per questo, e per alimentare la vostra passione nonostante l’esiguità delle vere novità in sala, abbiamo scelto di dedicare il numero di luglio di Ciak a un ventaglio di interviste realizzate a star di Hollywood e grandi personaggi di casa nostra, convinti che rappresentino un’occasione preziosa per fare il punto sullo stato di salute del cinema internazionale. Sono tante, coinvolgono tra gli altri Martin Scorsese e Michael Douglas, James Cameron e Dennis Quaid, Monica Bellucci e Catherine Deneuve, Luca Zingaretti e Romana Maggiora Vergano, fresca vincitrice del Nastro d’argento. Le trovate all’interno del giornale, alternate agli articoli di approfondimento sui film in uscita, e a notizie e curiosità sui titoli in lavorazione, le serie più attese di luglio, le novità librarie, le rubriche, le recensioni.
I 10 film di luglio
Marvel e DC Comics, i due giganti del cinefumetto, si fronteggiano (o forse, come per Barbie e Oppenheimer, si sosterranno a vicenda), schierando l’una i nuovi Fantastici Quattro con Pedro Pascal e Vanessa Kirby, l’altra il Superman di James Gunn. Ma tra i blockbuster si segnala anche il nuovo capitolo di Jurassic World, in un mese dove fantascienza e distopia abbondano: si va dalla catastrofe climatica di Eternal al musical post-apocalittico The End, passando per gli zombie di 28 anni dopo, di cui vi offriamo un ulteriore approfondimento intervistando il regista Danny Boyle. Fra i ritorni d’autore, quello di Steven Soderbergh con l’horror Presence e del graffiante Teemu Nikki con le due sorelle in cerca di 100 litri di birra.
Da non perdere poi una perla di Venezia 81 come l’argentino El Jockey, bizzarra e surreale parabola sul cambiamento d’identità, mentre dall’Italia abbiamo, tra gli altri, la commedia agrodolce Arrivederci tristezza, con Nino Frassica, Alessio Vassallo e Selene Caramazza, e la fiaba circense Incanto.
Le 10 serie di luglio
Si torna nel mondo crime di Bosch, con lo spin-off Ballard, sull’omonima detective interpretata da Maggie Q (Prime Video). E rispunta addirittura dalla (presunta) morte il serial killer giustiziere Dexter nel nuovo sequel Resurrection (Paramount+). Proseguono poi l’epopea sci-fi tratta da Isaac Asimov Fondazione (Apple TV+) e i viaggi dell’Enterprise nel futuro di Star Trek: Strange New Worlds (Paramount+), mentre si concludono il fantasy The Sandman, ispirato ai fumetti di Neil Gaiman (Nettilix), la commedia nel Messico anni ’80 Acapulco (Apple TV+) e il dramma amoroso L’estate nei tuoi occhi, dai romanzi di Jenny Han (Prime Video). Tra i debutti invece abbiamo la rom-com Too Much, fra USA e Regno Unito (Netflix), la documentaristica The Wild Ones, che ci fa scoprire la fauna selvatica in giro per il mondo (Apple TV+) e Untamed, dove l’agente Eric Bana è alla ricerca di un assassino nel Parco di Yosemite (Netflix). E ricordatevi che fino a metà agosto su Sky e NOW continua la terza stagione del sequel di Sex and the City And Just Like That…