David 69, Piera Detassis: «piccole maestre del cinema crescono»

La Presidente e Direttrice Artistica Accademia del Cinema Italiano parla dei record della 69ma edizione dei David

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Piera Detassis

È un’edizione da record quella dei 69mi Premi David di Donatello secondo Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica Accademia del Cinema Italiano, che alla conferenza stampa per l’annuncio delle candidature ha parlato oggi di un cinema in crescita, al femminile e che guarda al tema della memoria e del lavoro, in cui i David di Donatello si pongono come un brand di comunicazione.

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Tutti i dati sono in crescita, e questa 69ma edizione dei David di Donatello sarà da record. Abbiamo fatto un gioco di squadra tutti insieme per riuscire a fare un salto di qualità e ridare slancio a questa edizione, in cui i David, divenuti persino protagonisti di serie popolari come Call My Agent – Italia e Gloria, sono diventati un brand di comunicazione che fa bene al cinema”, ha detto Detassis.

Emblematica la maglietta indossata sotto la giacca da Detassis per l’evento. “Girls can do anything”, recita la scritta grazie alla quale la presidente sottolinea con orgoglio: “è un David di grandi maestri e piccole maestre che crescono, ma sono già cresciute, e quindi molto femminile”. Non a caso e in maniera del tutto prevedibile, la prima vincitrice annunciata è proprio Paola Cortellesi, che naturalmente per il suo C’è ancora domani si aggiudica il David dello Spettatore 2024 con i suoi oltre 5milioni e mezzo di ingressi al cinema alla data del 29 febbraio. È lei l’emblema di questa 69ma edizione dei David, che infatti vede protagonisti attori e attrici che con il loro esordio alla regia si candidano non solo in questa specifica categoria, ma sforano anche in tutte le altre principali cinquine, nel “segno femminile” con cui questa edizione si annuncia.

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19 candidature per C’è ancora domanie vi segnalo subito che è un record, se non di candidature – continua Detassis –, ma un record per un film d’esordio”. “Nessun film d’esordio ha mai avuto al David di Donatello 19 candidature”, dice la presidente scandendo bene le parole con decisione e sottolineando ancora una volta che si tratta di una donna.

Ma il record nel record secondo Detassis è anche un altro. “Non è mai successo, da quando esiste il David dello Spettatore, che al premio per le presenze al cinema corrispondesse anche la candidatura come Miglior film. C’è sempre stato un distacco tra il David dello Spettatore e i film candidati come migliori dell’anno. Questo significa che abbiamo raggiunto, anche grazie a tutto il lavoro di impegno sul sistema cinema che c’è stato, una parità fra gusto, qualità del film e capacità di incasso”.

Straordinari anche gli altri candidati: 15 per Io capitano di Matteo Garrone, 13 per La chimera di Alice Rohrwacher, 11 a Rapito di Marco Bellocchi, 10 a Comandante di Edoardo De Angelis, 7 Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, 5 ad Adagio di Stefano Sollima e Palazzina Laf di Michele Riondino, 4 a L’ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano. “È un cinema femminile che guarda alla memoria, alla storia. Quasi tutti i film sono ambientati in un’epoca diversa e guardano a dei valori di recupero della memoria e molti parlano del tema del lavoro”. Su 21 film candidati 9 sono esordi che la presidente definisce “esordi auttoriali” con due T, proprio perché si tratta di attori-autori.