Drusilla Foer ai David di Donatello 2022: «Il cinema ci salverà dall’orrore che ci circonda»

Foer presenterà insieme a Carlo Conti la cerimonia di consegna della 67esima edizione dei David di Donatello

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Drusilla Foer

Solo due mesi fa era sul palco di Sanremo, ora Drusilla Foer, che il 3 maggio presenterà i Premi David di Donatello 2022 al fianco di Carlo Conti, sembra aver preso gusto nel partecipare alle grandi cerimonie italiane. Disinvolta e come sempre elegante, ma sagace, Foer ha partecipato oggi alla conferenza stampa che ha annunciato i candidati scelti dall’Accademia del Cinema Italiano.

Per cominciare non si è lasciata sfuggire la battuta del collega Conti, che ha garantito che non avrebbe fatto alcun commento sulle acconciature dei partecipanti, alludendo all’increscioso incedente occorso agli Oscar tra Will Smith e Chris Rock. “Non escluderei che qualcuno non ti tiri un cazzotto o un pizzicotto magari”: ha scherzato Foer rivolta a Conti.

Ma a proposito della sua partecipazione a questa celebrazione, Foer ha detto con giusta serietà: “Sono felice perché mi si accende il cuore quando si riaprono i luoghi di cultura, di creatività, di civiltà e quindi di libertà quali sono il cinema, il teatro e tutti i contenitori dove si può esprimere non solo un’estetica, ma anche una poetica, un contenuto. E questa credo che sarà la cosa che ci salverà da tutto l’orrore che ci circonda”.

Foer e Conti sono passati poi subito sullo scranno dei presentatori per annunciare le cinquine dei candidati ai principali premi David di Donatello e non sono mancate nemmeno da quella postazione scherzi e battute tra i due colleghi, soprattutto sull’altezza che li differenzia. “È un effetto ottico” dice Conti; “posso stare in ginocchio tutto il tempo” ribatte Foer sorridendo, che abbassandosi aggiunge: “mi metterò una gonna ampia e un carrellino sotto e lei mi tira con il filo”.

Rispetto alla grande visibilità da lei guadagnata negli ultimi tempi, Foer risponde: “Quando si acquista così tanta visibilità, si ha la fortuna di non doversi raccontare, perché si sa già chi si è in giro, ma questo presuppone anche una responsabilità, che è quella di essere all’altezza delle occasioni che ti vengono date. Quindi, pur gioendo molto della popolarità che mi ha dato Sanremo, comunque mi ha impegnato il pensiero e la riflessione su quello che verrà fatto”.

Fra un po’ mi danno il telegiornale – torna però a scherzare Foer. Ormai ho un una carriera con mezzo piede nella fossa e prima di ritirarmi potrei fare uno spettacolone in prima serata con ballerini. Chi lo sa”.

E sempre tra il serio e il faceto aggiunge: “Io trovo che a questa età si debba gioire molto di quello che si sta facendo, dare molto valore e molta energia ai progetti che ci sono”.

Tornando al recente scandalo degli Oscar, la neo presentatrice dei David ha un suo pensiero molto preciso anche sulla dilagante discussione in merito al politicamente corretto: “Laddove il politicamente corretto è un metodo per non essere offensivi e non lenire la dignità di qualcuno, lo approvo. È la soglia che cambia. Laddove il politicamente corretto diventa poi un boomerang che torna indietro, a volte non si può nemmeno parlare di certi argomenti e su quegli argomenti non vengono generati dei dibattiti e delle discussioni. Così è un po’ castrante e anche esasperato”. E chiarisce: “Il politicamente corretto grosso modo mi piace. Qualche volta è esasperato, qualche volta trovo che sia ai limiti dell’inciviltà, quasi non costruttivo, qualche volta è invece qualcosa che confluisce in un comportamento molto civile o dà indicazioni di comportamento civile”.

Foer, performer capace di esibirsi con raffinatezza in ogni contesto, non poteva mancare di fare una sua riflessione sull’arte: “In questi periodi di sofferenza l’arte produce, l’arte trova energia dai disagi, forse dai dolori, le più grandi avanguardie artistiche sono nate sotto le dittature; probabilmente i periodi di difficoltà hanno dato modo agli artisti di avere un’urgenza di espressione. Quindi per me questa è una festa questa”.

Spero solo di vestirmi bene” chiosa simpaticamente Foer.

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