È morto Isidoro Raponi, assistente di Carlo Rambaldi e maestro degli SFX

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Isidoro raponi

Isidoro Raponi è morto a Los Angeles all’età di 76 anni. Il decesso è avvenuto il 27 maggio, ma è stato comunicato solo poche ore fa da Howard Green, publicist storico della Walt Disney e vecchio amico dell’artista.

Già, perché Raponi questo era, un artista, degli effetti speciali meccanici, quelli che si dovevano usare prima dell’avvento delle tecnologie digitali, al pari degli effetti visivi, di cui era maestro indiscusso Douglas Trumbull.

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Nato a Frosinone nel 1945,Raponi iniziò a lavorare con Carlo Rambaldi quando aveva appena diciotto anni, come apprendista nel suo laboratorio, e con lui andò in America quando Dino De Laurentiis ingaggiò Rambaldi per creare il gorilla gigante di King Kong. Raponi continuò a lavorare “a bottega” con il suo mentore per film come Incontri Ravvicinati del terzo tipo, Alien e naturalmente E.T.

Decise poi di intraprendere una strada indipendente, iniziando a lavorare con la Disney, a partire da un film di Jack Clayton che meriterebbe oggi una revisione, Qualcosa di sinistro sta per accadere. E poi progettando e realizzando i dinosauri meccanici del live action Disney Baby – Il segreto della leggenda perduta.

Oggi li chiamano animatroni, ne hanno usati anche in Jurassic World – Il dominio, realizzati dalla factory di Stan Winston. Ma nel 1985 fu questo signore dalla Ciociaria a realizzarli per primo.

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In seguito Raponi ha lavorato a molti film sia come effettista che come responsabile del reparto prop. Della sua filmografia ricordiamo Caccia a ottobre rosso, Le ali della libertà, Il padrino parte III, Il miglio verde.

Isidoro Raponi è uno dei tanti unsung heroes della storia del cinema, un grande professionista, artigiano per molti versi, che ha vissuto all’ombra di un genio e che non ha ricevuto la giusta considerazione quando se la sarebbe meritata.

Purtroppo le sue creazioni fatte a mano sono state sempre più spesso sostituite da opere digitali fatte con un computer, ma l’arte degli effetti meccanici sta tornando prepotentemente sui set, perché lavorare con un animatrone rende molto più vere le interpretazioni degli attori che vi interagiscono.