Emma Thompson, una sorprendente lezione su sessualità e piacere femminile alla Berlinale 2022

Elegante e questa volta senza veli Emma Thomposon presenta Good Luck to You, Leo Grande e regala un importante discorso sulla sessualità e sul piacere femminile

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Emma Thompson, Berlinale 2022

Ho fatto qualcosa che non avevo mai fatto prima come attrice”. Emma Thompson protagonista di Good Luck to you, Leo Grande diretto da Sophie Hyde, Evento speciale alla Berlinale 2022, fa molto più che semplicemente presentare il film in conferenza stampa.

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Attrice raffinata, eclettica, vincitrice di due premi Oscar, uno dei quali come sceneggiatrice, Emma Thompson non teme il ruolo delicato che interpreta in Good Luck to you, Leo Grande. Nel film è Nancy Stokes, una vedova avanti negli anni ma ancora affascinante. Giunta a questo punto della sua vita, dopo un matrimonio noioso, Nancy desidera ardentemente avere un’avventura che le dia la sensazione di una soddisfacente connessione umana e fare dell’ottimo sesso. Così assume un prostituo, Leo Grande (Daryl McCormack) per trascorre una notte di piacere e di conoscenza di se stessa.

Tratto da una sceneggiatura di Katy Brand, comica e scrittrice inglese, Good Luck to You, Leo Grande, che in Italia sarà distribuito da BIM Distribuzione, è un film soprattutto sulla coscienza e la consapevolezza del proprio corpo ed Emma Thompson sembra essere davvero entusiasta del tema.

In questo film abbiamo lavorato molto sul corpo – racconta Thompson –. Abbiamo anche trascorso un’intera giornata senza vestiti. Ok, voi siete tedeschi e ci siete abituati, per voi non è niente! Ma noi non ci siamo molto abituati!”

In conferenza stampa alla Berlinale 2022 Thompson mostra con tutto il suo fascino spontaneo, ma anche con elegante simpatia, quanto il tema della confidenza con il proprio corpo, dell’accettazione di sé e del piacere fisico sia di fondamentale importanza per tutti, ma soprattutto per la donna.

Mettiamola così: non credo che i piaceri femminili siano mai stati in cima alla lista delle cose che il mondo vuole essere sicuro che noi proviamo. Forse in altri Paesi, di certo non nel mio! Non è considerato importante”: sottolinea l’attrice.

Poi, riferendosi al suo personaggio, con molta naturalezza e sincerità Thomposon si rivolge alla platea dei giornalisti e chiede loro: “Qualcuno in questa stanza ha mai chiesto ad una donna se abbia davvero provato piacere? Penso che sia abbastanza raro”.

È evidente che Emma Thomposon non solo non sente la necessità di provare imbarazzo o vergogna nel trattare il tema del corpo e del piacere, ma al contrario lo affronta con molta naturalezza e incalza: “Penso che se andassi nella campagna britannica o in quella tedesca o in quella francese e chiedessi a tutte le vecchiette che se ne stanno sedute al sole: ‘Quanti orgasmi hai avuto?’ Rimarremmo sorpresi”.

Penso che siamo un po’ disonesti al riguardo: dobbiamo parlare di più di sessualità e intimità. Penso che sia questo il punto”.

Sul finire della conferenza poi Emma Thomposon dà il meglio di sé parlando della bellezza naturale di un corpo: “Non siamo abituati a vedere corpi non trattati sullo schermo. Spesso vediamo corpi allenati”.

Senza nascondere una piena identificazione di se stessa con il suo personaggio, l’attrice aggiunge: “Sono sicura che Nancy non andasse in palestra e che mangiasse molti biscotti, lei ha un corpo normale. Nancy è una donna di 62 anni che ha avuto 2 figli. Io non so stare di fronte ad uno specchio, se lo faccio assumo delle pose. Se stessi semplicemente davanti allo specchio lo troverei orribile ed è questo il problema. Le donne sono state abituate ad odiare il proprio corpo”.

La platea della Berlinale non può fare a meno di applaudirla, mentre lei continua: “Tutto intorno a noi ci ricorda quanto siamo imperfette e sbagliate”.

Poi si alza in piedi sicura e con determinazione dice: “Provate a stare in piedi così davanti ad uno specchio senza vestiti, senza muovervi, solo per accettarlo senza giudicarlo. È la cosa più difficile che io abbia mai fatto!”.

Quello che auspico è che questo film stimoli una lunga conversazione sul tema della sessualità, su ciò che è il piacere e sul perché ci vergogniamo tanto dei piaceri che cerchiamo e che sentiamo”: conclude Emma Thompson.