Gli Incredibili 2: il ritorno della mitica stilista Edna Mode

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Nel 2004 uscì nelle sale cinematografiche di tutto il mondo Gli Incredibili, riscuotendo un successo fenomenale sia di critica, che di pubblico, nonostante le aspettative degli Studi Disney-Pixar non fossero molto elevate. Oggi, lo stesso regista Brad Bird firma il sequel (Gli Incredibili 2, uscita italiana 19 settembre), che negli USA ha fatto registrare un incasso da record (180 milioni nel primo weekend di programmazione) e ha scatenato subito consensi.

Tra i personaggi del team degli “Incredibili” che riscosse enorme simpatia per la sua stravaganza, il suo estro, il suo parlare diretto c’è quello della stilista Edna Mode, colei che ha ideato il guardaroba speciale dei supereroi. Impensabile che uno dei suoi clienti combatta il crimine con indosso una mise ordinaria o ancor peggio antiquata (mai con un mantello!). Nella versione originale è lo stesso regista Brad Bird a prestarle la voce, in quella italiana è invece Amanda Lear. Il suo look è ispirato a quello di Edith Head, costumista eccelsa pluripremiata dall’Academy con 8 statuette Oscar su 35 nomination ricevute.

In occasione dell’uscita di Gli Incredibili 2, i Disney-Pixar Studios hanno pubblicato una “featurette”, in cui Edna appare ritratta da Warhol come Marilyn, vengono mostrati alcuni suoi bozzetti di capi “haute couture”, viene celebrata la sua arte, tramite testimonianze di stilisti, fashion blogger, modelle, quali Kendall Jenner, Zac Posen, Nina Garcia, Andre Leon Talley, Kate Young, e Heidi Klum.

In questo capitolo secondo, Edna si indigna non poco quando scopre che la nuova tuta di Elastigirl è stata progettata da un “costume designer” rivale; si trova poi a fronteggiare il piccolo Jack-Jack con mansioni da baby sitter e il compito di personalizzare ulteriormente il completino del pestifero “Baby-Incredible”.

La Disney ha dedicato a lei un teaser-poster personalizzato in cui la si presenta con la simpatica “tag-line” (da leggere solo ed esclusivamente con la voce di Edna in testa): “It’s been too long Dahlings/ E’ passato troppo tempo, cari!”

L’ultima parola è per lei: “Non guardo mai indietro, tesoro, mi distrae dal presente!”