È morto Peter Fonda, il mitico autore e protagonista di Easy Rider, il film che ha raccontato i movimenti giovanili degli anni ’60 diventando simbolo di una generazione e un vero cult dell’epoca. L’attore aveva 79 anni, era figlio di Henry Fonda e fratello di Jane.
Fonda ha interpretato molti film di successo dell’epoca, da I selvaggi di Roger Corman a Il serpente di fuoco, sempre di Corman, con sceneggiatura di Jack Nicholson, su un giovane che sperimenta gli effetti dell’LSD. Anche se in titoli minori, e spesso nel cinema di genere, ha continuato a recitare per tutta la vita in più di quaranta film e serie tv: fra gli ultimi L’oro di Ulisse, per il quale è stato candidato al Premio Oscar, Ocean’s Twelve, Quel tremo per Yuma, Ghost Rider.
Ma è il ruolo di Capitan America in Easy Rider, uscito nei cinema nel 1969 e centrato sulla storia di due hippie che girano l’America in motocicletta, a farne per sempre un simbolo dei movimenti giovanili dell’epoca e della cultura hippy. Il film, tutto concepito in coppia con Dennis Hopper che aveva poi firmato anche al regia, vinse il premio come miglior opera prima al Festival di Cannes e gli valse una candidatura all’Oscar per la miglior sceneggiatura.
Peter Fonda: il tributo di Hollywood
Peter Fonda was a friend and underrated actor. Bright, funny, warm, Peter was a movie star with a twinkle in his eyes. He was Crazy Larry and Pipeline and I will miss him.
— John Carpenter (@TheHorrorMaster) August 16, 2019
RIP Peter Fonda, counter culture legend, groundbreaking actor and all round real life hero. His sampled voice in Primal Scream’s ‘Loaded’ will echo on forever: “Just what is it that you want you to do…” https://t.co/kVXWn7QQNA
— edgarwright (@edgarwright) August 16, 2019
Rest In Peace, Kind Sir. #PeterFonda https://t.co/9H9XtA80ny
— Ava DuVernay (@ava) August 16, 2019