A casa tutti bene, Elena Cucci: “Sul set di Muccino ho vissuto un’esperienza unica”

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Elena Cucci
Elena Cucci

«Forte. Sognatrice. Coraggiosa» Elena Cucci definisce così la sua Isabella, tra i personaggi protagonisti di A casa tutti bene, in sala dal 14 febbraio. Il nuovo e attesissimo film di Gabriele Muccino è ambientato a Ischia e racconta la storia di una grande famiglia che si ritrova a festeggiare le Nozze d’Oro dei nonni sull’isola dove questi si sono trasferiti a vivere. Un’improvvisa mareggiata blocca l’arrivo dei traghetti e fa saltare il rientro previsto in serata costringendo tutti a restare bloccati sull’isola e a fare i conti con loro stessi tra inquietudini, tradimenti e paure.

Elena Cucci, foto di Alessandro Rabboni.

«Il mio personaggio, Isabella, è una ragazza cha ha dovuto mettere da parte i propri sogni: si è rimboccata le maniche e ha fatto la mamma», ha raccontato Elena in esclusiva a Ciak, «È scesa in qualche modo a compromessi con la vita però non ha perso la capacità di credere nei propri sogni e di poter essere felice».

È stato difficile interpretare il ruolo di una madre?
«Io non ho figli perciò ricreare il rapporto che lega una mamma e una figlia è stata un’esperienza complessa. È stata necessaria un’esposizione emotiva di un certo spessore: io e Elena Rapisarda, mia figlia nel film, siamo partite dal gioco per dare vita a un legame speciale basato su una forte empatia. Devo ammettere che la piccola Elena è stata molto brava: ha dimostrato una grande capacità di concentrazione, una dote non scontata vista la sua giovane età».

Come è stato lavorare in un film corale?
«È stata un’esperienza unica. Girare per un lungo periodo su un’isola ti porta a degli spunti di riflessione veramente inaspettati. E poi ho lavorato fianco a fianco con un gruppo di professionisti dotati di una grande umanità e generosità. Una cosa che non è sempre così scontata sul set. Tutti si sono messi a disposizione non solo della storia ma anche delle persone che desideravano raccontarla, con a capo Gabriele Muccino che è stato bravissimo: lui ci ha guidato e ci ha valorizzato, sottolineando l’importanza di ognuno ma dando sempre il giusto valore alla squadra di cui facevamo parte. Di fatto tutti noi ci siamo tenuti per mano in questa avventura.»

Sul set hai ricevuto consigli o suggerimenti per interpretare al meglio il tuo ruolo?
«Ho lavorato tanto con Gabriele per trovare “la giusta misura”: io ho portato una mia lettura del personaggio e poi abbiamo trovato insieme i colori e le sfumature migliori per raccontare la vita di Isabella».

C’è stato qualcuno che sul set è stato più indisciplinato?
«A regalarci le più grandi risate sul set è stato Pierfrancesco Favino che a volte tra una scena e l’altra si è lanciato in alcune imitazioni esilaranti. La migliore? Quella di Gabriele Muccino: Pierfrancesco riesce a ricrearne la voce, i gesti e gli atteggiamenti alla perfezione tanto che quasi impossibile distinguerli!»

A casa tutti bene uscirà al cinema il 14 febbraio: cosa deve aspettarsi il pubblico in sala?
«Sono felice che A casa tutti bene stia per arrivare in sala e che non sia più un film solo “nostro”. Sul set abbiamo vissuto un’esperienza totalizzante ed ora è finalmente arrivato il momento di condividerla con il pubblico. Il film esce a San Valentino ma non è esattamente una commedia romantica però credo che parli d’amore: racconta la famiglia che è un “nodo di legami d’amore” spesso imperfetti. Gabriele è riuscito a portare in scena questo amore in maniera cruda, onesta. Molte persone ritroveranno se stesse e molto del loro vissuto nel film».