Cosa hanno in comune un’investigatrice privata, un clown dal cuore spezzato, un bigamo che ha perso la memoria, un’attrice porno e il suo impacciato fidanzato? Mentono tutti e presto dovranno fare i conti con le conseguenze dello loro bugie in Tu mi nascondi qualcosa, in sala dal 25 aprile. Al centro della scena troviamo Giuseppe Battiston, Stella Egitto, Sarah Felberbaum, Rocío Muñoz Morales, Rocco Papaleo, Olga Rossi e Alessandro Tiberi. La divertente commedia corale è l’opera prima di Giuseppe Loconsole, al suo debutto dietro la macchina da presa dopo aver recitato al fianco di Dario Argento e Mel Gibson e in serie Tv molto popolari come La squadra.
Come ti senti all’idea che il tuo primo film arrivi al cinema?
Sono molto emozionato ma anche orgoglioso. Dirigere Tu mi nascondi qualcosa è stato un lavoro intenso, ma ho avuto la fortuna di lavorare con un cast di grandi professionisti. Rocco Papaleo per me è stato una vera rivelazione: conoscevo il suo talento, ma ho scoperto soprattutto un ottimo compagno di lavoro. Devo ammettere che sul set tutti sono stati molto aperti e disponibili, si è creata una grande sintonia tra noi.
Nel passaggio da attore a regista hai trovato delle difficoltà che non ti aspettavi?
Passare dietro la macchina da presa è un completamento della mia carriera, anche se non ho intenzione di smettere di recitare. Sul set ho usato la mia esperienza d’attore per lavorare con il cast e dare profondità ai personaggi. La parte più difficile invece sono stati gli aspetti “burocratici” dell’intera produzione tra tempi tecnici ed esigenze organizzative. Problemi che non devi affrontare come attore!
Cosa ti ha colpito della sceneggiatura di Gianluca Ansanelli e Tito Buffulini?
In passato ho lavorato anche come sceneggiatore, quindi con Gianluca e Tito ho collaborato per apportare poche modifiche allo script di Tu mi nascondi qualcosa. Di fatto la storia mi aveva già convinto perché ha il sapore delle commedie di una volta, quelle francesi, che comunicano con una risata messaggi profondi e difficili. Per ogni momento divertente ce n’è uno più amaro, riflessivo o sentimentale.
Quali sono i tuoi prossimi progetti da regista?
Ora mi sto concentrando su due sceneggiature: la prima riguarda un film che voglio assolutamente ambientare in Puglia – la mia terra d’origine e un luogo di cui mi sono innamorato sempre di più stando sul set – la seconda è invece pensata per una produzione internazionale. Incrociamo le dita!