VIRUS & CO: LE GRANDI PANDEMIE AL CINEMA

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In principio ci furono il tifo, la peste e il colera, poi fu il turno delle influenze, da quella spagnola all’A/H1N1. Ora il nuovo incubo si chiama Ebola, il microrganismo proveniente dall’Africa che sta seminando il panico nel mondo. Virus e minacce globali hanno “infettato” spesso il cinema: ecco i titoli più celebri degli ultimi 40 anni che hanno affrontato le grandi pandemie

La città verrà distrutta all'alba
La città verrà distrutta all’alba

La città verrà distrutta all’alba (1973)
Un aereo militare con carico batteriologico precipita in una tranquilla cittadina della Pennsylvania rilasciando un virus che genera follia omicida. George R. Romero, cinque anni dopo La notte dei morti viventi, ci regala un altro horror dal clima allucinato.

Virus letale
Virus letale

Virus letale (1995)
Il devastante virus del film di Wolfgang Petersen, Motaba, che l’ufficiale medico Daniels (Dustin Hoffman) tenta di debellare è ispirato proprio al temutissimo virus Ebola.

L’esercito delle 12 scimmie (1996)
Nel 1996 un virus ha spazzato via 5 miliardi di persone e i pochi abitanti rimasti si sono rifugiati sottoterra per sfuggire ai germi killer.
Nel 2035 un ergastolano (Bruce Willis) viene mandato indietro nel tempo per scoprire come e perché è scoppiata l’epidemia.
Terry Gilliam mostra il degrado, la disperazione e l’angoscia che una situazione simile determinerebbe nella nostra società.

Resident Evil (2002)
Nei laboratori chimici sotterranei della Umbrella Corporation un’arma chimica sfugge al controllo degli scienziati scatenando l’apocalisse. Da un noto videogioco, un film che affonda le sue radici negli zombie-movie di Romero.

28 giorni dopo (2002)
Un virus simile alla rabbia sfuggito al controllo di un centro di ricerca scientifica ha trasformato Londra in una landa deserta e devastata. Il virus ha trasformato quasi tutti gli abitanti in zombie e i pochi superstiti dovranno lottare con le unghie e con i denti per restare vivi.

Io sono leggenda
Io sono leggenda

Io sono leggenda (2007)
Un virus creato in laboratorio per combattere il cancro scatena una spaventosa epidemia che trasforma il 99% della popolazione terrestre in vampiri cannibali. Il dott. Robert Neville (Will Smith), immune al morbo, cerca una cura e altri superstiti.
Dall’omonimo romanzo di Richard Matheson.

Blindness (2008)
Blindness, dal romanzo Cecità di José Saramago, racconta di un virus sconosciuto che provoca cecità. In breve tempo il morbo si trasforma in epidemia e il genere umano si ritrova letteralmente al buio.

E venne il giorno (2008)
Di punto in bianco il nord-est degli Stati Uniti è funestato da un’ondata di suicidi di massa. E’ colpa di un attacco terroristico con armi biochimiche? E’ colpa di un virus mai visto prima? No, stavolta il pericolo viene dalle piante che producono una tossina che manda in tilt il sistema nervoso degli esseri umani.

Contagion
Contagion

Contagion (2011)
Steven Soderbergh si serve di un cast stellare (Gwyneth Paltrow, Matt Damon, Kate Winslet e Jude Law solo per citarne alcuni) per raccontare come si genera una pandemia. Paure, paranoie, speculazioni, sperimentazioni last minute e tante, tantissime morti. Tutto raccontato in maniera estremamente lucida e cruda.

L’alba del pianeta delle scimmie (2011)
Lo scienziato Will Rodman (James Franco) cerca una cura contro l’Alzheimer e sperimenta un virus (T-113) che potenzia incredibilmente le capacità dei primati, ma si rivelerà letale per l’uomo. E’ l’alba del pianeta delle scimmie.

The Bay (2012)
Un parassita ha infestato le acque di una cittadina del Maryland. È solo questione di tempo prima che scoppi l’inferno. Il premio Oscar Barry Levinson ricorre al found footage per raccontare una storia di terrore e per fare una riflessione sull’inquinamento ambientale causato dall’uomo.

World War Z (2013)
Una terribile infezione sta rapidamente trasformando gli uomini in zombie. Una piccola squadra tenta di isolare il virus per creare un vaccino, ma la guerra mondiale contro gli zombie è appena cominciata. Brad Pitt nello zombie-movie più remunerativo della storia.

Daniele Pugliese