Firestarter, fine riprese per il remake con Zac Efron tratto da Stephen King

I due attori protagonisti, Efron e Ryan Kiera Armstrong, festeggiano con alcune foto postate sui social

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That’s a wrap. Con una post pubblicato sui social, Zac Efron ha annunciato la fine delle riprese di Firestarter, nuovo adattamento del romanzo del 1980 di Stephen King, noto al pubblico italiano con il titolo L’incendiaria.

Il film, prodotto da Blumhouse e Universal, è un remake della pellicola del 1984  Fenomeni paranormali incontrollabil a cui avevano preso parte una piccolissima Drew Barrymore insieme a David Keith, George C. Scott, Heather Locklear e Martin Sheen.

Firestarter, fiamme sul set del remake tratto da Stephen King

Firestarter racconta la storia di Charlie, una bambina con capacità pirocinetiche, in grado quindi di creare il fuoco e manipolarlo a suo piacimento col solo potere della mente. Grazie alle sue doti, la giovane si ritrova perseguitata da agenti del governo che vogliono usare i suoi poteri per il proprio tornaconto.

A vestire i panni della giovane protagonista del remake troviamo Ryan Kiera Armstrong, nuova promettente attrice (classe 2010!) con alle spalle già numerose produzioni importanti, tra cui il recente sci-fi con Chirs Pratt La guerra di domani, il dramma storico The Glorias e le serie TV American Horror Story e Chiamatemi Anna.
Al suo fianco Zac Efron nel ruolo di Andy McGee, padre della piccola Charlie – a sua volta dotato di poteri mentali – che farà di tutto per proteggerla.

Ecco i due attori in alcune tenere foto dal set al termine delle riprese:

 

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Un post condiviso da Zac Efron (@zacefron)

Il film è diretto da Keith Thomas, già collaboratore della Blumhouse con l’horror del 2019 The Vigil – Non ti lascerà andare. 

“Sono stato molto fortunato” – ha spiegato Thomas in una recente intervista – “Quando mi è stato proposto il lavoro, la sceneggiatura di Scott Teems, autore dell’imminente Halloween Kills, era davvero buona e molto ricca. Il materiale in sé per sé non è diverso dal libro, ovviamente, ma abbiamo cambiato l’angolazione da cui trarre spunto. Ci siamo appoggiati ad aspetti più emotivi, in particolar modo sul concetto di genitorialità e sulle difficoltà di crescere una figlia con speciali abilità. La sceneggiatura va in quella direzione e credo che sia un qualcosa di leggermente diverso dal film originale.

Inoltre, il libro è super ricco. Ci sono molte cose nelle pagine che non ci sono nel film originale e noi le stiamo usando. Sento che c’è una qualità viscerale nella storia che non ho visto nella versione degli anni ’80, una crudezza che ritengo essere presente nel libro e che ho cercato di trasmettere nel mio film”.