Il regista britannico si cimenta nel cinema d’avventura con Fountain of Youth, con John Krasinski e Natalie Portman alla ricerca del tesoro più prezioso, dal fondo dell’oceano fino al cuore delle piramidi. Su Apple Tv+ dal 23 maggio
Fountain of Youth, trama
Luke (Krasinski) e Charlotte Purdue (Portman) sono fratello e sorella, da tempo separati, che si ritrovano e uniscono le loro forze per lanciarsi insieme alla ricerca della mitologica Fonte dell’eterna Giovinezza. Grazie a indizi lontani e alla loro profonda conoscenza della storia, si ritroveranno a collaborare in quella che si rivelerà un’avventura epica capace di cambiare le loro vite… e, in caso di riuscita, di concedere loro la leggendaria immortalità.
È una uggiosa mattina di metà aprile e sto passeggiando su uno dei ponti del piroscafo Lusitania, recuperato dagli abissi marini per il tempo necessario a trovare uno dei tasselli dell’enigma che compone la mappa per arrivare alla fontana dell’eterna giovinezza. È un film, naturalmente e purtroppo, perché sarebbe bello potersi abbeverare a questa fonte miracolosa.
Invece, nella realtà, sono ai Leavesden Studios, pochi chilometri fuori Londra in direzione nord-ovest. È qui che sono stati approntati i grandiosi set del nuovo film di Guy Ritchie, dal titolo appunto Fountain of Youth, una produzione per cui non si è badato a spese e che Ciak ha esplorato in anteprima in esclusiva per l’Italia. Il Lusitania, per chi non lo sapesse, era un lussuoso transatlantico, venne affondato da un sommergibile tedesco il 7 maggio del 1915, causando la morte di 1201 passeggeri. Il relitto si trova a 93 metri di profondità, in acque territoriali irlandesi, e causa del fondo e delle correnti non è mai stato possibile esplorarlo.
Questa piccola spiegazione fa ben capire la scala immaginifica del film di Ritchie, che su quel ponte arrugginito aveva fatto salire solo qualche giorno prima John Krasinski e Natalie Portman, i protagonisti di Fountain of Youth, in cui interpretano Luke e Charlotte Purdue, fratello e sorella figli di un avventuroso esploratore. “Per Luke la vita stessa è un’avventura, ha colto la passione del padre, al contrario della sorella, i due hanno questo rapporto Ying/Yang” ci ha detto Krasinski quando lo abbiamo incontrato sul set.
Gli fa eco la vincitrice del premio Oscar per Il cigno nero, che descrive Charlotte come «una donna destabilizzata dalla sua infanzia, che quando è diventata madre ha virato verso uno stile di vita molto più conservatore per dimenticare la vita incerta e sempre in viaggio precedente. Lavora in un museo quando Luke riappare nella sua vita, cercando di convincerla a intraprendere con lui questa nuova avventura. E la cosa, naturalmente, la intriga».
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Una vera e propria caccia al tesoro che porterà la coppia, e non solo loro, in giro per il mondo, come ci ha detto Ivan Atkinson, produt- tore dei film di Guy Ritchie da Aladdin in poi. “Fountain of Youth si basa sul concetto che ha reso popolari i film di James Bond e della serie di Mission: Impossible, ovvero avventure in giro per il mondo. Abbiamo iniziato a febbraio del 2024 in Thailandia, girando quasi interamente a Bangkok, e poi siamo andati a Vienna, Il Cairo, dove siamo stati la prima troupe in cinquant’anni a girare alle Piramidi, e naturalmente a Londra“.
Le ispirazioni di Fountain of Youth sono in realtà anche di più, quanto necessario per renderlo un film che possa abbracciare un pubblico il più vasto possibile, da I Goonies a i due film del franchise de Il mistero dei templari, e naturalmente Indiana Jones.
“Cavolo, lo spero proprio – commenta Krasinski. – Insomma, quello è l’obiettivo. Sentire nella stessa frase il mio nome e Indiana Jones è favoloso, potrei anche ritirarmi dopo. Scherzi a parte, quello che mi ha interessato di più è stato che per una volta il tutto non ruota attorno a una classica storia d’amore, mentre invece è la famiglia al centro del racconto. Però non ditelo ad Harrison Ford“.
Naturalmente per intraprendere una simile impresa c’è bisogno di molto denaro, nella realtà e nella finzione. Nel primo caso, Guy Ritchie era certamente la persona più felice della situazione. “Ci sono un sacco di soldi per questo film – ci ha detto sorridendo durante una pausa delle riprese il regista di The Gentleman e Snatch. – Non soldi miei, naturalmente, ma era un bel po’ che non avevo un budget importante, e si vedono tutti, i set sono imponenti, probabilmente i più grandi su cui abbia mai girato”.
Ma dimensioni a parte, le ragioni che hanno spinto il regista a girare Fountain of Youth sono altre. “Non avevo mai approcciato il cinema d’avventura, ma è la sfida con me stesso che ho intrapreso già da alcuni anni, quella di cimentarmi sempre in generi diversi, e dato che ce ne sono tanti lavorerò ancora a lungo su cose inedite”.
Regista instancabile, Ritchie può vantare questo invidiabile tabellino di nove film e due serie tv realizzate negli ultimi dieci anni, a partire da Operazione U.N.C.L.E. fino all’appena approdata su Paramount+ Mobland. Quando è stato il suo ul- timo giorno di vacanza, gli chiedo. “Guarda, mi diverto a fare film, quindi finché posso preferisco avere il carnet da ballo occupato piuttosto che il contrario”. E con un cast che lo segue, e di cui anche lui si fida ciecamente.
“Quando fai film di questo tipo ti trovi a condividere molte settimane, se non mesi della tua vita con delle persone, quindi devi essere sicuro che siano quelle giuste. Volevo da tempo lavorare con John Krasinski, è un attore dall’incredibile carisma, dentro e fuori dal set, e le due cose sono nella maggior parte dei casi strettamente correlate. Ha un grande talento, molta esperienza ed è anche un ottimo regista (ricordiamo i primi due capitoli della saga horror sci-fi A Quiet Place n.d.r.), il che rende ancora più semplice rapportarcisi perché conosce le difficoltà che ci possono essere dall’altra parte della macchina da presa. Ma sono tutti splendidi, sto passando momenti molto belli con loro“.
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Tra loro c’è anche Eiza González, l’attrice e cantante messicana (già vista in Ambulance di Michael Bay e in Benvenuti a Marwen di Robert Zemeckis) che con Ritchie ha già lavorato ne Il ministero della guerra sporca e nel film di prossima uscita In the Grey (dove recita al fianco di Jake Gyllenhaal e Henry Cavill, suoi partner proprio nel film di Bay e nel prece- dente di Ritchie) girato però precedentemente a Fountain of Youth. “Qui interpreto Esme, un personaggio intrigante, quando la incontriamo per la prima volta non sappiamo da dove arrivi e quali siano le sue reali intenzioni, la prima impressione è che faccia parte dei cattivi. Ha un rapporto molto fisico con Luke, una dinamica eccitante“.
L’elemento fisico in un film d’azione e d’avventura è naturalmente importantissimo, come ha sottolineato anche Natalie Portman. “Ma al contrario che in altri film del genere a cui ho partecipato, come Star Wars o Thor, dove c’è un uso massiccio del green screen e degli effetti digitali, qui è tutto girato in set reali, il che fa la differenza”. E avendoli visti e calpestati, possiamo assicurare che i set di Fountain of Youth sono davvero qualcosa che nel cinema contemporaneo non si vede spesso, con meccanismi che spostano pareti, pavimenti, trappole.
Nella visita a Leavesden siamo passati dalla biblioteca di Vienna all’interno di una piramide egizia, abbiamo camminato per maestose sale antiche di migliaia di anni e visto, come detto, riemergere un relitto di una nave affondata oltre un secolo fa. Merito di una serie di reparti che è doveroso citare, a partire dallo scenografo Martyn John, da La Furia di un uomo sempre al fianco di Ritchie.
È stato lui a guidarci tra i set, sottolineando il grande lavoro fatto dai tecnici e dagli artigiani degli studios di Leavesden (che per la cronaca sono quelli della Warner Bros., dove c’è anche il Wizarding World di Harry Potter, dove si girano i film dell’universo DC, la serie House of the Dragon e presto proprio la serie del maghetto) in tutti i reparti, dai costumi agli effetti meccanici.
Se per finanziare tutto questo ci ha pensato nella vita vera la Apple Original Films, insieme a Skydance, Project X, Radio Silence e Toff Guy Films (la produzione di Ritchie), nella finzione il mecenate di turno che pensa a pagare i conti dei nostri eroi è interpretato da Domhnall Gleeson che veste i panni di Owen Carver, miliardario che è alla ricerca della fonte per ragioni molto personali.
“Owen è diventato ricco grazie al suo genio tecnologico, per molti versi è ancora un giovane nerd. È lui ad avere davvero bisogno della fonte della giovinezza, perché quello che nemmeno tutti i suoi soldi non possono comprare sono la vita, che gli sta sfuggendo perché è malato. Ha fretta, e sa di non avere tempo, ma anche se non la dovesse trovare, comunque avrebbe vissuto una grande avventura“. Gleeson, lo ricordiamo, ha interpretato il ruolo del Generale Hux nell’ultima trilogia di Star Wars, ma è anche stato protagonista di commedie romantiche come Questione di tempo e Brooklyn.
A chiudere il cast principale troviamo Arian Moayed, l’attore iraniano-statunitense che gli appassionati della serie cult Succession hanno imparato ad apprezzare nei panni del finanziere doppiogiochista Stewy Hosseini. Moayed è “l’ispettore Jamal Abbas, un agente dell’Interpol che sa tutto di Luke e della sua famiglia e che gli è constantemente alle calcagna“.
Nel film c’è spazio anche per un cameo di lusso da parte di Stanley Tucci, senza dimenticare il giovanissimo Benjamin Chievers che interpreta Thomas, il figlio di Charlotte, genio della musica che avrà un ruolo fondamentale nella ricerca. Tutto quello che ancora c’è da scoprire verrà svelato il 23 maggio su Apple TV+ quando Fountain of Youth sarà rilasciato sulla piattaforma streaming dell’azienda di Cupertino.
“Adesso scusatemi, ma devo tornare sul set a fare finta di fare qualcosa“
Si è congedato così Guy Ritchie, prima di tornare a dirigere il suo cast all-star. Andando via ripassiamo per alcuni dei set e ci rendiamo conto che Fountain of Youth è un esemplare di una specie ormai quasi in via d’estinzione, un cinema d’altri tempi, fatto davvero a mano da artisti, artigiani, manovali, operai, a centinaia ogni giorno per creare verissime illusioni. Non c’è Intelligenza Artificiale che possa reggere il confronto.