Finito solo poche settimane fa il montaggio, George Miller è al 77° Festival di Cannes per presentare Furiosa, attesissimo prequel della saga di Mad Max, che vede protagonisti Anya Taylor-Joy, Chris Hemsworth e Tom Burke, al cinema dal 23 maggio 2024 con Warner Bros. Pictures.
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Nel film una giovane Furiosa (Anya Taylor-Joy), mentre il mondo va in rovina, viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri e cade nelle mani di una Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus (Chris Hemsworth). Nelle Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e trovare la strada di casa.
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A Cannes 2024, in conferenza stampa dopo la presentazione Fuori concorso di Furiosa – A Mad Max Saga, il regista e sceneggiatore australiano George Miller, al quinto capitolo della saga, cominciata nel 1979 con Interceptor, spiega la particolarità del suo genere: “Sono storie allegoriche. Ricordo che il film fu definito proprio qui a Cannes un ‘western su ruote’, allo stesso tempo in Giappone Mad Max è stato accostato ai film sui samurai. Penso che rientri in questa intera tradizione”.
Per un film che appartiene al genere action come Furiosa, Anya Taylor-Joy ha sottolineato soprattutto l’importanza della presenza delle figure degli stunt: “Nessun film action, in modo particolare Furiosa, potrebbe esistere senza il contributo incredibile degli stunt, loro sono fondamentali per entrare nel personaggio e possono spiegarti come fare. Lungi dal creare un ambiente aggressivo, sono loro che danno sostegno e motivazione e ti aiutano nel modo migliore possibile. Io amo gli stunt, sono incredibili, meravigliosi, le persone migliori del set!”.
Particolare in Furiosa è il personaggio del Dr. Dementus interpretato da Chris Hemsworth, un villain del tutto originale. “La cosa interessante del mio personaggio – ha detto l’attore – è che c’è malvagità in lui, ma anche umanità e una certa vulnerabilità. Anche lui è il prodotto della Westland, ha sofferto tremendamente. Non intendo giustificare le sue azioni orribili, ma è utile capire che cerca di sopravvivere in un ambiente molto brutale, è un personaggio contraddittorio e sorprendente. Mi piace che il suo senso dell’umorismo dia un falso conforto e quando fa qualcosa di violento risulta del tutto inaspettato. Al livello creativo è stata un’esperienza molto soddisfacente”.
Miller infine ricorda l’importanza di un cinema giocato sul suono, sulle immagini e sul movimento, come di fatto è Furiosa: “È un cinema che affonda le sue radici in grandi autori come Buster Keaton, Harold Lloyd, per me è cinema puro”.
Quando gli viene chiesto se pensa sia possibile che la saga di Mad Max continui, il regista risponde: “Non avrei mai pensato di fare due Mad Max e ora sono al quinto. Ma mi accorgo di essere guidato dalla mia curiosità. Sono curioso rispetto a come si racconta una storia, è una cosa che faccio da quando ero bambino, lo facevo anche quando ero medico. Ci sono certamente altre storie dietro, soprattutto perché per scrivere Fury Road dovevamo conoscere il pregresso della storia di Furiosa e di Max”. Ma infine sorridendo aggiunge: “Devo prima assolutamente capire come andrà questo film”.