Per chi ancora dovesse avere pregiudizi nei confronti di un genere imprescindibile nella Storia del Cinema e si sentisse pronto a superarli, stasera in tv torna uno dei capolavori di e con Clint Eastwood, che con Gli spietati vinse i suoi primi due Oscar, sui cinque premi ricevuti dalla Academy (compreso quello alla memoria Irving G. Thalberg del 1995). Un’epopea realistica e cinica con un cast in stato di grazia – nel quale spiccano Morgan Freeman, Gene Hackman e Richard Harris – riproposta oggi, mercoledì 20 maggio, sul canale 22 Iris alle 21:15 nell’ambito del ciclo C’era una volta il Western.
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Datato 1992, diciottesima regia delle sue 43 (esclusi corti, videoclip e singole scene, come quella del primo Ispettore Callaghan), il grande Clint dichiarò all’epoca che questo sarebbe stato l’ultimo film in cui avrebbe recitato e diretto. Il ché dà la misura del valore che lo stesso Eastwood riteneva avesse l’opera, non a caso da lui dedicata a entrambi i suoi mentori: Sergio Leone e Don Siegel.
Alla sua uscita Variety lo descrisse come “una peripezia tesa, dura e meravigliosamente drammatica, che è anche una riflessione incredibilmente intelligente sul West, i suoi miti e i suoi eroi“, oggi resta un film indimenticabile e imperdibile. Da rivedere, da scoprire e da conoscere anche attraverso il doc sul Making Of inserito nella sua storica edizione Home Video e qualche curiosità sulla sua genesi e i suoi interpreti.
Gli spietati, trama
Sono già trascorsi undici anni da quando William Munny (Clint Eastwood) ha riposto il fucile e si è ritirato. Ma i tempi sono duri. La moglie è morta, i bambini sono affamati e il bestiame decimato dalla febbre. Si presenta alla fattoria Schofield Kid (Jaimz Woolvett), un giovane cacciatore di taglie alla ricerca di un socio. E chi meglio del famigerato pistolero William Munny?
Il trailer di Gli spietati
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