Grendizer U, il 6 gennaio Goldrake torna in tv per la Befana

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Grendizer U, Goldrake

Il 5 ottobre si festeggeranno i 50 anni dalla prima apparizione televisiva del robot più famoso della Storia, arrivato in Italia solo il 4 aprile del 1978 (sulla Rete 2 della Rai), quel Goldrake – Atlas UFO Robot che da lunedì 6 gennaio torna protagonista delle nostre serate in Grendizer U, la serie tv presentata a Lucca Comics. Con il titolo italiano di Goldrake U, dunque, il reboot della produzione animata giapponese basata sul manga creato da Go Nagai arriva su Rai 2 con i suoi tredici episodi di 25 minuti l’uno, i primi dei quali verranno trasmessi dalle 21.20 alle 22.55, la sera dell’Epifania.

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Lunedì 6 gennaio, in prima serata, si inizia con i primi quattro – intitolati Il guardiano del Pianeta BluL’attacco a VegaLa furia del principe e La quiete dopo la tempesta – e a seconda della risposta del pubblico, la Rai deciderà poi se trasmettere in chiaro anche le altre puntate della serie prodotta dallo studio GAINA. Della quale ha acquisito i diritti dalla società francese Mangouste Anim, che ne detiene la distribuzione.

Una prima visione assoluta che arriva dopo che le nuove avventure di Actarus, Venusia e Alcor (ma Goldrake U riproporrà i nomi originali, che nella versione del ’78 erano stati modificati) sono state già distribuita in Giappone su TV Tokyo nel mese di Luglio 2024.

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Un appuntamento da non perdere, insomma, che arriva a due anni dalla morte (per complicazioni legate al Covid) di Gosaku Ota, disegnatore di Mazinga Z e Goldrake, e una nuova versione – basata sull’opera originale di Go Nagai e sviluppata da una squadra di artisti dell’animazione( tra cui il regista Mitsuo Fukuda, il character designer Yoshiyuki Sadamoto, lo sceneggiatore Ichiro Okouchi e il compositore Kohei Tanaka) – che promette una nuova grafica e una sceneggiatura più dinamica e adatta al pubblico di oggi. Che, contando sulle reazioni evidenti in alcuni dei commenti che trovate in fondo alla pagina, la Rai spera di coinvolgere quanto le generazioni passate.

 

Goldrake U, trama

Dopo un devastante attacco delle forze di Vega contro il pianeta Fleed, il principe Duke e Goldrake fuggono sulla Terra. Una volta nel nuovo mondo, il dottor Procton, direttore del centro di ricerche spaziali, e Alcor, coraggioso pilota di un robot chiamato Mazinga Z, corrono in soccorso del principe che nel frattempo ha perso la memoria. Duke viene adottato dal dottor Procton e cambia il suo nome in Actarus. Mentre i due lavorano insieme per scoprire l’origine degli strani oggetti apparsi nel cielo della città, subiscono un attacco nemico che costringe Actarus a recuperare i ricordi del passato.

 

Il trailer di Goldrake U

Lo staff è supervisionato dal Direttore Mitsuo Fukuda, con la Composizione della Serie, la Sceneggiatura di Ichiro Okouchi e lo script di Tatsuhito Higuchi. Il design dei personaggi è curato da Yoshiyuki Sadamoto, mentre Mari Araki è responsabile per il Design dei personaggi secondari. Il design meccanico è realizzato da Wataru Inata, AF_KURO e Junichi Akutsu (Astrays), con la collaborazione di Pinakes, Tomoyuki Aoki, Zenseava e Masato Yoshinaga. Tra gli illustratori principali: Hiroyuki Taiga, Takashi Hashimoto, Masahiro Yamane e Toru Yoshida. I direttori artistici sono Hiroshi Kato e Hirofumi Sakagami (Totonyan), mentre Tomoe Yoshimura gestisce il Design del Colore e Atsushi Usuta (Nexus) si occupa della fotografia. Yukio Nagasaki è Direttore del suono, con Effetti sonori di Toshiya Wada e Maki Takuma (Swara Pro). La colonna sonora è composta da Kohei Tanaka, la Produzione musicale è curata da PONY CANYON e la Produzione di animazione è curata da GAINA

 

I primi commenti a Goldrake U (in attesa della recensione)

Molti fan italiani che han già visto la serie, sembrano poco inclini a un certo “effetto nostalgia” e a rimpiangere l’originale (“disegni piatti, si muovevano a scatti e non c’era il minimo senso delle proporzioni“), al quale pure vengono riconosciute una maggior espressività e temi più articolati di quanto potremmo vedere oggi, che i nuovi episodi sembrano concentrarsi più su grandi combattimenti e relazioni sentimentali.

Su Imdb invece, il gradimento si divide molto nettamente tra chi assegna alla serie nette insufficienze (voti tra il 4 e il 5) o chi già ne è entusiasta (al punto da elargire 9 e 10).

Per i primi, è inaccettabile che Daisuke sia ora “un immaturo che non riesce a controllare le sue emozioni” e “un pazzo che fugge dalle proprie responsabilità” e che Vega sia “disposta a distruggere la Terra solo per distruggere l’arma“, ovviamente il robot Goldrake, esageratamente “sovrapotenziato” e quasi invincibile. Marc5477 arriva persino a dire di essersi annoiato, anche per l’introduzione di “elementi fantastici e mistici che non esistevano nella serie originale“, e a paragonare Goldrake U a “una pessima soap opera degli anni ’80 e ’90“.

Yermelene promette di vedere tutta la serie, ma non si aspetta “che venga prolungata per la prossima stagione” visto che in questa – al di là di una grafica migliore e una animazione più fluida – i personaggi appaiono meno “brillanti, vivaci e con personalità distinte“. Dal dottor Umon (diventato “solo uno scienziato qualunque dall’aspetto bizzarro e antiquato” a Daisuke-Actarus.

Anche EyeWatchedThis lo guarderà fino alla fine, rimpiangendo quanto fatto da Dreamworks/Netflix nell reboot di Voltron, lamentando la mancanza di personalità anche dei vegani e apprezzando le sigle iniziali e finali tanto bistrattate da altri. “Sapevo che non avrebbero raccontato la storia originale e questo per me ha senso – dice. – Se volete l’originale degli anni ’70, con tutte le sue vibrazioni anni ’70, guardate quello“, concludendo con “questa serie trae la maggior parte delle sue idee da quella, ma fa un mix di tutto” e “hanno preso molte di quelle storie significative e le hanno mescolate come in un’insalatiera“.

Gli entusiasti del nuovo Goldrake

A risollevare la media, per fortuna, mohammedfahadabdulrahman e khalidd-88307. Il primo, pur fan dello stile dell’anime classico, riconosce a questa versione la capacità di essere all’avanguardia nel digitale, al livello di certi “moderni RPG giapponesi“, e di essersi emozionato sempre più via via che la vicenda si sviluppava.  Come anche i personaggi “ognuno con una storia di fondo” e in costante evoluzione. Fan della drammatica e cupa colonna sonora originale, non sembra disdegnare quanto fatto, sullo stile di altri anime moderni “upbeat”.

Se siete alla ricerca solo di nostalgia questo spettacolo non è per voi“, dice il secondo, sottolineando come Goldrake U abbia “la sua propria identità“. “Ha difetti e non è perfetto? Sì – dice. – Ma mi sono goduto ogni momento che ho passato con questa serie“. Della quale pure non esalta l‘animazione (“non è straordinaria”), ma senza esagerare (“penso che sia abbastanza buona per un piccolo studio, ma non aspettatevi un’animazione divina“).

 

Le immagini di Goldrake U