Il Nastro d’Argento delle prime volte

Da Emma Dante a Teresa Saponangelo, da Miriam Leone a Susanna Nichiarelli, l’edizione 75 è donna.

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nastri d'argento 2021

Un succedersi di gioia ed emozioni inaspettate per tanti vincitori dei Nastri d’Argento 2021, i premi attribuiti dal Sindacato giornalisti cinematografici italiani presieduto da Laura Delli Colli, giunti alla 75ma edizione, che quest’anno sono stati consegnati a Roma al MAXXI – Museo Nazionale delle arti del XX secolo.

Una premiazione in presenza, che ha visto molti, tra attori, attrici e registi stringere per la prima volta il Nastro d’Argento tra le mani: come il giovanissimo talento Ludovica Francesconi, una delle rivelazioni dell’anno, lanciata dalla commedia di grande successo Sul più bello, vincitrice del Premio Guglielmo Biraghi per gli esordienti insieme alla sorella Ginevra Francesconi (Genitori Vs Influencer e Regina), Alice Pagani (Non mi uccidere) e al trio di protagonisti di Est – Dittatura Last Minute, Jacopo Costantini, Matteo Gatta, Lodo Guenzi. «Voglio dedicare questo premio alla me piccina, quando sognavo di diventare attrice e provavo in bagno il mio discorso di ringraziamento d’avanti allo specchio con un flacone di shampoo», ha dichiarato candidamente Ludovica Francesconi.

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Ma è stata anche la serata di due registe che quest’anno hanno conquistato in pieno il Sindacato dei giornalisti: Emma Dante con il suo struggente Le sorelle Macaluso che si guadagna ben cinque Nastri tra cui miglior film e regia e che dedica il premio «alle persone che se ne sono andate, a quelli che non ce l’hanno fatta, a quelli che stanno cercando di rialzarsi da questo flagello che abbiamo vissuto, a chi è entrato in una crisi profonda, a chi ha perso il lavoro e a tutte le donne che sono state uccise durante il lockdown, e infine ai sopravvissuti che siamo noi».

E poi Susanna Nichiarelli, regista di Miss Marx vincitrice del Nastro come Film dell’anno grazie al suo coraggioso e inteso ritratto di Eleonor Marx, che ha mandato un grande abbraccio a tutti i colleghi che non sono riusciti a uscire in sala durante l’anno nefasto trascorso.

Prima volta anche per le attrici protagoniste e non: Teresa Saponangelo alla sua prima candidatura ha ottenuto il Nastro come protagonista per il suo sorprendente ruolo nel film Il buco in testa di Antonio Capuano, Sara Serraiocco non protagonista per la tormentata Marica in Non odiare di Mauro Mancini e in ex aequo come migliori attrici di commedia Valentina Lodovini (10 giorni con Babbo Natale) e Miriam Leone per L’amore a domicilio: «È la storia di una ragazza agli arresti domiciliari, una storia di isolamento e solitudine e di amore salvifico e quindi io dedico questo premio a tutti i cuori in gabbia che sono capaci di lottare per la loro libertà», ha dichiarato l’attrice siciliana.

Finalmente una vittoria in Italia per Laura Pausini interprete e autrice della migliore canzone originale 2021 con Io sì (Seen) del film originale Netflix La vita davanti a sé di Edoardo Ponti con Sophia Loren alla quale è stato assegnato il Nastro di Platino che, come specificato da Laura Delli Colli, rimarrà l’unico e solo nella storia del premio, creato solo per l’attrice premio Oscar : «Ogni ruolo che entra nella vita di un attore porta grandi emozioni e ricordi indimenticabili come per me in questo film, non solo perché mio figlio e io lo abbiamo fatto insieme ma perché a questo punto della mia carriera creare un personaggio che tocca così tante persone nel mondo è particolarmente gratificante».

Saluto video anche per l’attore inglese Colin Firth da un set in America, vincitore del Nastro Europeo, che ha ringraziato in un perfetto italiano: «Questo gesto che arriva da Roma rappresenta per me il legame con una famiglia che ha arricchito la mia vita».

Sicuramente un’edizione nella quale hanno trionfato le donne ma sono stati tanti anche i “primi” Nastri maschili come quello a Pietro Castellitto per l’esordio alla regia con I predatori per il quale è stato premiato come attore non protagonista anche Massimo Popolizio, e Sydney Sibilia per il L’incredibile storia dell’Isola delle Rose migliore commedia e il suo protagonista Elio Germano vincitore per la prima volta in un ruolo comico. Prima vittoria anche per Stefano Bollani per la colonna sonora di Carosello Carosone e per Giuliano Sangiorgi, il “cameo dell’anno” per la sua “incursione” in Tutti per 1 – 1 per tutti di Giovanni Veronesi.

Infine per Cosa sarà di Francesco Bruni il Nastro alla sceneggiatura e al protagonista Kim Rossi Stuart, alla sua terza vittoria come attore.

Da settembre, inoltre, una gradita novità, il Nastro per le serie: «Siamo certi che così comincerà un nuovo capitolo importante della nostra storia dopo questi 75 anni», ha concluso la presidentessa Laura Delli Colli.