Il principe piccolo, Lorenzo Lavia presenta il suo primo libro edito da People

Con le letture di Gabriele Lavia, appuntamento lunedì 29 maggio

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“Su questa terra siamo tutti stranieri, possiamo salvarci soltanto se qualcuno ci tende una mano”. Lunedì 29 maggio, presso il Teatro Off-OffLorenzo Lavia presenta il suo libro Il principe piccolo, edito da People in collaborazione con Resq – People Saving People.

Un racconto illustrato per bambini (e per genitori) che segna il debutto alla scrittura di Lorenzo Lavia, stimato attore e regista. Dalle ore 19.00, presso il teatro di Via Giulia 20, a Roma, interverranno Giuseppe Civati, Olivia Sermonti e l’autore Lorenzo Lavia. Modera l’incontro il conduttore Pino Strabioli. Le letture di brani scelti dal libro saranno di Gabriele Lavia.

ARTEMIS, un astronauta africano di appena undici anni, sbarca sulla Luna. I primi passi incerti, un paesaggio inedito, l’assenza di gravità. Un grande passo per l’umanità. Di fronte ai suoi occhi, nascosti dal casco, una visione straordinaria: un abitante della galassia, come quelli che si vedono nei cartoni animati o che vengono raccontati dalle favole.

Sarebbe una storia come tante, ambientata su un altro pianeta, se non fosse che ha un finale a sorpresa.
Il bambino Artemis, che sogna di diventare un astronauta, non lo fa dal caldo del suo letto, tra le braccia di mamma e papà: il suo sogno arriva da molto lontano e ha tutta la forza della disperazione di chi – per salvarlo da morte certa – gli ha fatto affrontare un lungo viaggio in mare.
E se sulla Luna è spaesato di fronte alle miriadi di proposte che gli fanno gli alieni, in mezzo al mare si aggrappa all’unica parola che sa dire in italiano: “acqua”. Quella che non beve da giorni, quella che lo stava inghiottendo lasciandolo bambino per sempre, se non fosse intervenuto un volontario a salvarlo.
Proprio quel volontario che, nella favola, ha le stesse fattezze del suo amico alieno.
Una storia tristemente attuale ed universale, in cui l’autore ha voluto evitare qualsiasi retorica, concentrandosi solo sul bello che tutti noi, in qualsiasi circostanza, dovremmo riuscire ad intravedere, almeno nei nostri sogni