“Diffondere la serenità e il sorriso“, questa la richiesta del Papa ai comici radunati in Vaticano, nella Sala Clementina, per un appuntamento unico e inedito nel quale il Pontefice ha voluto incontrare circa 200 artiste e artisti del mondo dell’umorismo. Da Geppi Cucciari a Giovanni Storti e Giacomo Poretti, da Jimmy Fallon, Chris Rock e Whoopie Goldberg a Massimo Boldi e Christian De Sica, una platea irripetibile, dinanzi alla quale Luciana Litizzetto ha letto la preghiera di san Tommaso Moro citata da Francesco dopo la sua benedizione (il testo è in fondo alla pagina).
LEGGI ANCHE: Ciak di giugno è in edicola in sella a moto, draghi e Ciak d’oro
“Di solito ci vediamo solo per i funerali“, aveva scherzato la conduttrice e scrittrice torinese ringraziando il Pontefice a nome dei colleghi, visibilmente emozionata, come molti di loro. Ai quali Papa Francesco aveva detto: “In mezzo a tante notizie cupe, immersi come siamo in tante emergenze sociali e anche personali, voi avete il potere di diffondere la serenità e il sorriso. A modo vostro voi unite la gente, perché il riso è contagioso. È più facile ridere insieme che da soli: la gioia apre alla condivisione ed è il miglior antidoto all’egoismo e all’individualismo. Ridere aiuta anche a rompere le barriere sociali, a creare connessioni tra le persone”.
“Ma voi riuscite pure in un altro miracolo: riuscite a far sorridere anche trattando problemi, fatti piccoli e grandi della storia – ha continuato Francesco. – Denunciate gli eccessi di potere; date voce a situazioni dimenticate; evidenziate abusi; segnalate comportamenti inadeguati… Ma senza spargere allarme o terrore, ansia o paura, come fa molta comunicazione; voi svegliate il senso critico facendo ridere e sorridere”.
“Un incontro meraviglioso”, lo ha definito al termine Whoopie Goldberg, scherzando sulla possibilità ventilata di avere il Pontefice nel cast del Sister Act 3 al quale sta lavorando, mentre Christian De Sica ha svelato la confidenza del Papa di avere visto il film Miracolo a Milano del padre Vittorio De Sica per ben “cinque volte”. Una giornata che ricorderanno anche Pif, Luca Bizzarri, Giovanni Scifoni, Pio e Amedeo, Enrico Brignano, Giorgio Panariello, Lino Banfi, Jerry Calà, Enrico Beruschi, Gabriele Cirilli, Riccardo Rossi e i tanti nomi famosi invitati.
“Si può ridere anche di Dio? Certo – spiega ancora Francesco -, e non è bestemmia questo, si può ridere, come si gioca e si scherza con le persone che amiamo“, senza però, aggiunge, “offendere i sentimenti religiosi dei credenti, soprattutto dei poveri“. Prima di esortare, in conclusione, a continuare “ad allietare la gente“, specie quella che fa più fatica, e ad aiutare tutti a “sognare un mondo migliore“, regalando un’ultima – sua – battuta (“vi chiedo di pregare per me, ma a favore, con il sorriso, non contro!“) e ispirando la riflessione di Giacomo Poretti, colpito da una particolare frase del Pontefice: “Tutte le volte che si riesce a far sorridere, facciamo sorridere anche Dio, è un messaggio da meditare“.
La preghiera di san Tommaso Moro
Dammi Signore, una buona digestione
ed anche qualcosa da digerire.
Dammi la salute del corpo,
col buonumore necessario per mantenerla.
Dammi Signore, un’anima santa,
che sappia far tesoro di ciò che è buono e puro,
e non si spaventi davanti al peccato,
ma piuttosto trovi il modo di rimettere le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri e i lamenti,
e non permettere che mi crucci eccessivamente
per quella cosa tanto ingombrante che si chiama “io”.
Dammi Signore, il senso dell’umorismo,
fammi la grazia di capire gli scherzi,
perché abbia nella vita un po’ di gioia
e possa comunicarla agli altri.
Così sia.