Kate Winslet torna sul body shaming subìto con Titanic: «A quanto pare ero troppo grassa»

L'attrice racconta di aver subito un "bullismo ai limiti dell'abuso" ripiangendo di non aver saputo rispondere diversamente alle critiche sul suo peso

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A distanza di 25 anni, Kate Winslet si è tolta un sassolino dalla scarpa contro tutti i body shamers che l’hanno offesa per Titanic. Il riferimento è alla celeberrima scena finale della porta galleggiante, quella in cui vediamo Rose salvarsi e Jack morire per ipotermia dopo l’affondamento della nave. Una scena che ha generato un dibattito infinito in merito alle varie opzioni di sopravvivenza dei due e sulla quale è dovuto intervenire lo stesso James Cameron diverse volte, in ultimo, qualche giorno fa, quando ha annunciato di aver condotto un’analisi forense che attesta ufficialmente che la porta non sarebbe stata in grado di sorreggere entrambi.

Studio scientifico a parte (che vedremo a febbraio, con l’uscita della versione 4K del film), la Winslet ha ricordato le tante offese ricevute per il suo peso, non solo dai fan del film, ma anche da parte della stampa. «A quanto pare ero troppo grassa – ha detto la Winslet durante un’intervista al podcast Happy Sad Confused riportata da Hollywood ReporterPerché sono stati così cattivi con me? Sono stati crudeli. Non ero nemmeno fottu***ente così grassa».

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L’attrice ha poi continuato: «Se potessi tornare indietro nel tempo, risponderei in modo completamente diverso. Avrei detto ai giornalisti:Non osate trattarmi così. Sono una giovane donna, il mio corpo sta cambiando, lo sto scoprendo, sono profondamente insicura, sono terrorizzata, non rendetelo più difficile di quanto non lo sia già’. Questo è bullismo, sapete, e direi che è al limite dell’abuso».

Quella di Titanic non è stata la prima ed unica volta che la Winslet ha dovuto fare i conti con i body shamers. In un’intervista rilasciata al Sunday Times all’inizio di quest’anno, ha rivelato che quando era una giovane studentessa di recitazione, le veniva detto di accontentarsi di ricevere ruoli da “ragazza grassa”. «Può essere estremamente negativo – ha detto la Winslet a proposito delle pressioni cui sono sottoposte le attrici – Siamo sottoposte ad uno scrutinio che è più di quanto una persona giovane e vulnerabile possa sopportare. Ma nell’industria cinematografica la situazione sta davvero cambiando. Quando ero più giovane il mio agente riceveva telefonate che chiedevano: “Quanto pesa?”. Non scherzo. Quindi è incoraggiante che la situazione sia cambiata».