La mia felicità, il ritorno di Fabio Rovazzi

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Aveva in mente un film, è venuto fuori un brano con un videoclip che è quasi un colossal. Dopo due anni di silenzio Fabio Rovazzi, torna con: “La mia felicità”. Una spy story in musica, con effetti speciali in stile hollywoodiano e un cast che comprende Eros Ramazzotti, Luca Ward e Gerry Scotty.

Il viaggio iniziato con “Faccio quello che voglio” prosegue, non su un trattore in tangenziale, ma su un’astronave diretta verso il centro della terra. Tutto ruota attorno a Dru, un Kofugu, creatura determinante per l’armonia del mondo: è stato rapito e la Missione Impossibile di Rovazzi è ritrovarlo. Solo così sul Pianeta potrà tornare la felicità.

“A me piace sempre raccontare ciò che stiamo vivendo, ma parlare di felicità dopo quello che abbiamo passato non era facile – racconta Rovazzi – Avevo scritto e immaginato più di 14 video, ma questo mi sembrava l’unico che riusciva a dare con gentilezza il messaggio che volevo trasmettere: in questi due anni di pandemia ci hanno rubato qualcosa, la gioia, la serenità, e ora ce li dobbiamo riprendere”.

Il brano è quindi un modo per raccontare, a modo suo, la voglia di normalità.  

“Per me la felicità è essere riuscito a portare a termine questo progetto, tornare dopo due anni a divertirmi e a lavorare come prima”, spiega il cantante e attore da 500 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Il video è stato girato tra Los Angeles e l’Italia con una crew di 150 persone ed effetti speciali da kolossal. Le citazioni si sprecano, da Mission Impossible (Rovazzi indossa anche la stessa tuta di Tom Cruise) a Star Wars e poi….c’è Lillo!

L’attore è uno dei tanti volti noti che compaiono nel videoclip. Ci sono anche Gerry Scotti, Luca Ward, ma soprattutto Eros Ramazzotti.

“Mi piaceva l’idea di decontestualizzarlo e portarlo fuori dal suo registro classico – spiega Rovazzi – Era perfetto per il ruolo, l’ho chiamato e ha accettato subito”.

Dal trio Fedez- Achille Lauro- Orietta Berti alla coppia Clementino-Nina Zilla, la musica quest’anno ha prodotto molti mix insoliti. Per Rovazzi è una scelta vincente: “A dirla tutta, io e Gianni Morandi abbiamo aperto la strada. C’è bisogno come non mai di stare insieme e darsi una mano. Insomma il featuring, anche un po’ assurdo, può solo far bene”.