Non chiedete a Matteo Paolillo di scegliere tra recitazione e musica. Entrambe gli sono necessarie per diffondere al meglio il proprio messaggio, e progredire in quella che definisce la sua “missione”. «Non è solo un lavoro per me, perché mi dedico a questo da tutta una vita», precisa convinto il ventisettenne a Ciak Generation. La sua è un’esigenza vitale, urlata sin dalla scelta del nome d’arte con cui compone musica, Icaro, colui che secondo il mito sfida la natura aspirando a superare i propri limiti. «La gabbia di Icaro è quella della mia generazione. Viviamo la nostra vita per costruire i successi, non è ammesso il fallimento», riflette Matteo. «Libertà, invece, è concedersi l’umanità, le imperfezioni, i difetti e soprattutto le emozioni».
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Il 15 febbraio su Raidue prenderà il via Mare Fuori 3, e Paolillo torna a vestire i panni di Edoardo Conte. «Lo vedremo incattivito – ci anticipa – perché soffre la solitudine, cerca amore e tenerezza nelle persone che gli stanno intorno ma con scarso successo. In questa stagione Edoardo è un personaggio più fragile, anche quando cerca di essere forte». Bocca cucita invece sul futuro sentimentale di una delle coppie più amate della serie, quella che Edoardo forma con Teresa, interpretata da Ludovica Coscione. In alcune foto trapelate sul web, l’attrice è stata avvistata sul set col resto del cast, ma Paolillo ha frenato sul nascere l’entusiasmo dei fan degli Edoresa: «Tutto ciò che viene pubblicato è volutamente ambiguo, qualsiasi personaggio che è stato visto potrebbe comparire in un flashback».
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Mentre lo show è stato già confermato per una quarta stagione («Chissà se ci sarò», provoca l’attore), Matteo Paolillo ha iniziato a programmare il suo futuro lasciando comunque spazio all’imprevedibile: «Non ho paura di lasciar andare Edoardo, perché so che rimarrà per sempre. Sono consapevole di averlo fatto crescere e ora deve camminare da solo. La fine del 2022 è stata un periodo di forti cambiamenti, sono fiducioso di aver fatto le scelte giuste. Continuerò a dedicarmi all’arte come ho sempre fatto». L’attore salernitano non esclude di passare, un giorno, dietro una macchina da presa: «Malgrado non abbia ancora pubblicato nulla, scrivo tante cose. Mi piace raccontare quello che vedo», svela. Per Matteo Mare Fuori è un punto di partenza, non di arrivo. «È l’occasione che cercavo da tutta una vita,» afferma con una gran luce negli occhi, «per far notare quello che sono, quello per cui vivo».
– Intervista contenuta a pagina 98 del numero di Ciak febbraio –
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