“Alla fine ho rigirato il problema, l’ho fatto diventare un mezzo per far capire qualcosa di più di me stessa alla gente”, dice Margherita Buy con spontaneità alla Festa del Cinema di Roma dove ha presentato il suo primo film da regista, Volare, storia di un’attrice afflitta dalla paura di volare. Il film, scritto da Buy con Doriana Leondeff e Antonio Leotti e da lei diretto e interpretato insieme ad Anna Bonaiuto, Giulia Michelini, Euridice Auxen, Caterina De Angelis, Francesco Colella e con l’amichevole partecipazione di Elena Sofia Ricci, sarà in sala nel 2024 distribuito da Fandango.
Volare, trama
AnnaBì è un’attrice di talento e di successo, ma ha un problema che blocca, oltre che la sua vita personale, anche quella professionale: ha paura di volare. Potrebbe aspirare al successo internazionale, se solo riuscisse a prendere un aereo e quando vede sfumare l’occasione della sua carriera e tutto intorno a lei sembra sgretolarsi a causa della sua paura, AnnaBì si iscrive a un corso della compagnia di bandiera, pensato proprio per chi ha paura di volare. Sotto la guida di un comandante con quindicimila ore di volo e una psicologa specializzata, insieme a lei una sorta di caravanserraglio umano segue il corso in un’avventura che dovrebbe portarla finalmente a salire su un aereo.
LEGGI ANCHE: Volare, la recensione dell’esordio alla regia di Margherita Buy
La paura di volare
La fobia per il volo non è cosa rara, sono in molti ad esserne afflitti e per molti, come per la stessa Margherita Buy, rappresenta un vero e proprio handicap tanto nella vita personale quanto in quella lavorativa. Così l’attrice e neoregista ha voluto rovesciare il problema e con singolare autoironia raccontare una storia che non solo la facesse conoscere al grande pubblico da un punto di vista inedito, ma che alla fine potesse essere anche un po’ di aiuto a tanti che come lei vivono questo limite. “Secondo me, dopo questo film, se qualcuno lo vedrà, avrò molti amici in più”, scherza Buy a Roma.
Nel film la paura di volare è l’innesco per raccontare tanti retroscena della vita dell’attrice con una deliziosa capacità di sdrammatizzare e sorridere dei propri difetti e con il piacere di coinvolgere anche persone appartenenti alla vita reale, come la figlia Caterina De Angelis o Elena Sofia Ricci, che interpretano loro stesse nel film.
La parte più bella di Volare
La parte più bella per Buy dello stare dietro la macchina da presa è stata rappresentata dalla direzione degli attori. “Mi sono divertita con gli attori, perché sono veramente la parte importante di un film. Qui non ci sono particolari movimenti di macchina, ma ho cercato di curare agli attori”, dice la regista che, facendosi un po’ beffe di sé come è suo solito, aggiunge: “veramente sono loro che hanno più aiutato me, mi sono stati sempre di sostegno”.
Ciò che per ora Buy può dirsi felice di aver imparato è che l’arte della regia le è congeniale, proprio per quella possibilità di estremo controllo su tutto che consente e che lei cerca, e che l’osservazione della vita delle altre persone può essere di grande ispirazione, come le è capitato quando, anni fa, realmente ha avuto l’occasione di frequentare un corso per superare la propria fobia e dove ha appunto osservato e conosciuto altri affetti dalla sua stessa fobia di volare.