Incredibilmente rifiutato dai Festival di Cannes e Venezia, come dicemmo dopo il passaggio al Toronto Film Festival, dopo il faticoso cammino di Hard Truths di Mike Leigh – che il regista aveva iniziato a scrivere già nel 2019, e che al TIFF 2024 è stato descritto come “il suo migliore dopo Another Year del 2010″ – continuano le difficoltà del filmmaker, soprattutto economiche, visto che il suo nuovo film sarebbe stato rifiutato persino da Netflix, nonostante le ingenti capacità della piattaforma, come sintetizza il filmmaker britannico con il suo “peccato, hanno un sacco di soldi“.
LEGGI ANCHE: TIFF 2024, Anche Hard Truths tra i 10 migliori film del Toronto Film Festival
Proprio lui ne ha parlato recentemente con Christina Newland, di Indiewire, rivelando il rifiuto: “Hanno detto che non potevano pensare di finanziarlo senza sapere chi è il cast o di cosa si tratta. È un’assurdità, perché se lo realizzassero, la gente lo guarderebbe“.
Un problema che nasce purtroppo dalla particolare modalità di lavoro del regista, abituato a non dire nulla a nessuno sui suoi progetti… “Sin dall’inizio, quando chiedo a un attore di partecipare, gli dico ‘Non possiamo parlare del personaggio, perché non ce n’è uno. Io e te collaboreremo per crearne uno. E non saprai mai nulla dell’intero progetto, se non quello che sa il tuo personaggio’“, nelle sue intenzione un modo per “esplorare le situazioni in modo reale e veritiero”, qualcosa che è parte integrante dell’essere un artista, come aggiunge: “È così che la gente scrive romanzi, dipinge quadri. È così che si fanno sculture e si compone musica. Ed è così che noi cineasti dovremmo fare i film”.
Il trailer di Hard Truths
E cresce la nostalgia per i ‘vecchi tempi’, in cui – come ricorda Leigh – “quando io e altri abbiamo girato film per la BBC, non c’è mai stata alcuna interferenza; era totalmente libero, e non solo da regole politiche o tematiche, non c’erano editor di sceneggiature o produttori“. Una realtà molto diversa da quella con cui si è scontrato nel caso di Hard Truths che sembrava non sarebbe mai stato realizzato (fino a che non si è riusciti a mettere insieme un budget, “il più basso degli ultimi anni” per un suo film), come accennava alla BBC tra il 2021 e il 2022.
Mike Leigh tells me “I’m struggling like mad to get anybody to back a film”. As you’ll hear in tonight’s This Cultural Life, he’s not short of ideas & energy, just money.
It’s a great listen, produced by @edwina_pitman. @BBCRadio4 + @BBCSounds 7.15pm pic.twitter.com/caJry8ljeJ— John Wilson (@JohnWilson14) November 6, 2021
Un problema che si è acuito dopo l’epica di Peterloo (qui la recensione), costato 18 milioni di dollari e capace di raccogliere solo un paio di milioni in tutto il mondo nel 2018, nella realizzazione del quale – nonostante tutto – “Amazon non ha mai interferito. Anche quando abbiamo avuto un montaggio finale più lungo di circa 20 minuti rispetto alla lunghezza prevista dal contratto, ci hanno appoggiato“, come ricorda ancora Mike Leigh.
Qui l’intervista completa di Indiewire a Mike Leigh