Netflix ha perso 970.000 abbonati nel secondo semestre, ma è meno di quanto si aspettasse

Le azioni del gigante dello streaming sono crollate di oltre il 65% nell'ultimo anno, ma il piano di recupero è già in atto

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Netflix

Dal 1° aprile al 30 giugno 2022, Netflix ha perso 970.000 abbonati. Lo segnalano i dati relativi al secondo trimestre 2022 resi noti ieri dalla piattaforma. Sebbene pesantemente negativo, il numero si è rivelato nettamente inferiore alle previsioni che lo streamer aveva auspicato durante il primo trimestre quando, persi i primi 200.000 abbonati a inizio anno, aveva avvertito che si aspettava di perdere altri 2 milioni di abbonati durante il secondo trimestre.

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Netflix ha ora un totale di 220,67 milioni di abbonati, in calo rispetto ai 221,64 milioni registrati alla fine del primo trimestre. Il fatturato del secondo trimestre ha raggiunto i 7,97 miliardi di dollari, con una crescita di circa l’8% rispetto all’anno precedente, in parte dovuta a un “dollaro più forte”, secondo la lettera di Netflix agli azionisti, mentre l’utile netto è stato di 1,44 miliardi di dollari.

Sebbene il trimestre si sia concluso con una perdita netta di abbonati, l’azienda guarda con positività al futuro, stimando di di aggiungere 1 milione di abbonati nel terzo trimestre, dal 1° luglio al 30 settembre.

Per quanto riguarda l’analisi territoriale, le perdite maggiori si sono registrate negli Stati Uniti e in Canada, nonostante l’arrivo in piattaforma di una delle serie più seguite di sempre su Netflix, Stranger Things. L’UCAN ha registrato una perdita di 1,3 milioni di abbonati, che ha fatto scendere il numero a un totale di 73,3 milioni di abbonati a pagamento. Anche l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa hanno registrato un calo nella crescita degli abbonati durante il secondo trimestre, perdendo 770.000 abbonati, mentre l’America Latina ha registrato un modesto aumento di 1.000 abbonati paganti. La regione Asia-Pacifico è stata quella che ha contribuito maggiormente alla crescita degli abbonati di Netflix, con 1,08 milioni di abbonati nel trimestre.

Il piano di recupero di Netflix: arriverà la pubblicità nel 2023

Le perdite di abbonati hanno rappresentato un importante campanello d’allarme per l’azienda. All’indomani del rapporto sugli utili del primo trimestre, Netflix è entrata in modalità di revisione: lo streamer ha attuato diverse serie di licenziamenti, l’ultima delle quali ha comportato la perdita di 300 dipendenti, per un totale di 70 milioni di dollari di costi di licenziamento; ha rivalutato la sua strategia cinematografica per concentrarsi su un numero minore di progetti, ma migliori, allontanandosi dai prodotti a basso budget; e ha accelerato l’adozione di un livello di abbonamento supportato dalla pubblicità, collaborando con Microsoft, che si occuperà delle vendite e della tecnologia per la società di streaming.

Nella sua lettera agli azionisti, Netflix ha dichiarato di voler rilasciare l’abbonamento supportato da pubblicità “verso la prima parte del 2023”. L’offerta sarà probabilmente lanciata prima nei mercati in cui “la spesa pubblicitaria è significativa”.

Netflix ha anche adottato misure per monetizzare la condivisione delle password, consentendo ai titolari di account primari di aggiungere utenti al di fuori del proprio nucleo familiare, ma a pagamento. Ad agosto, l’azienda introdurrà in Argentina, Repubblica Dominicana, El Salvador, Guatemala e Honduras un’ulteriore struttura a pagamento che consentirà di aggiungere un’ulteriore “casa” al di fuori dell’account principale per 2,99 dollari al mese. Sulla base di questi due approcci, Netflix ha dichiarato che prevede di “trovare un’offerta di condivisione a pagamento facile da usare” che possa essere introdotta su larga scala nel 2023.