No Time to Die, Cary Fukunaga: “Il James Bond dei primi film era uno stupratore”

Secondo il regista di No Time to Die, alcuni comportamenti di 007 visti nei film passati non sarebbero ammessi oggi e cita una scena di 'Operazione Tuono' con Sean Connery

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Manca (finalmente, dopo due anni di rinvii) solo una settimana all’uscita di No Time to Die, il venticinquesimo capitolo della celebre saga dedicata a 007 ispirata ai romanzi di Ian Fleming. Per l’occasione il regista Cary Fukunaga, scelto, dopo il forfait di Danny Boyle, per dare una degna conclusione all’ultima interpretazione di Daniel Craig, si è raccontato in una lunga intervista a Hollywood Reporter.

Tra i pezzi più salienti dell’intervista è saltato all’occhio un commento in riferimento alla realtà post-#MeToo di Hollywood, in relazione ai risaputi accenni misogini del personaggio emersi in alcune pellicole del passato. Secondo il regista Fukunaga, il James Bond interpretato negli anni ’60 da Sean Connery era fondamentalmente uno “stupratore“. Fukunaga ha menzionato, nello specifico, una scena di Operazione Tuono (1965), in cui il protagonista tenta di sedurre un’infermiera che si oppone alle avances.

“Era Thunderball o Goldfinger in cui fondamentalmente il personaggio di Sean Connery violenta una donna? Lei dice: No, no, no. E lui dice: Sì, sì, sì. Oggi non sarebbe possibile.”

La scena in questione vede Sean Connery baciare di prepotenza un’infermiera (interpretata da Molly Peters), poco restia alle sue avances. In una scena successiva, Bond le propone il suo silenzio su una notizia che potrebbe costarle il lavoro, in cambio di sesso“Bene, suppongo che il mio silenzio abbia un prezzo”. – “Non intenderai… oh no” reagisce l’infermiera.“Oh sì” è la replica di Bond, che la porta in una sauna e inizia a toglierle i vestiti.

A distanza di oltre cinquant’anni i tempi sono decisamente cambiati e un Bond del genere sarebbe senza dubbio condannato. Anche per questo in No Time To Die si è deciso di dare ai personaggi femminili “la stessa equità” rispetto a quelli maschili e, su suggerimento di Fukunaga, è stato chiesto il coinvolgimento di Phoebe Waller-Bridge per lavorare sulla bozza della sceneggiatura, scritta con Neal Purvis e Robert Wade, che hanno lavorato su ogni film di Bond.