Oppenheimer, Cillian Murphy e il peso della responsabilità per il “primo ruolo da protagonista con Nolan”

L'attore si racconta prima dell'inizio delle riprese, tra paure e approccio al ruolo.

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È uno dei titoli più attesi della prossimo anno, Oppenheimer, il dramma d’epoca diretto da Christopher Nolan dedicato allo scienziato ‘padre’ della bomba atomica, Robert Oppenheimer. Nei suoi panni troveremo Cillian Murphy, attore che ha spesso collaborato con Nolan (cinque film all’attivo), ma mai in ruolo così centrale e da protagonista. In una lunga intervista ad Esquire, la star di Peaky Blinders ha parlato proprio di questa responsabilità e del suo rapporto speciale con Nolan:

“Quando Chris mi chiama, io dico sempre di sì, perché si tratta sempre di ruoli incredibili”

“È la prima volta che mi sceglie come protagonista e sono ancora un po’ sotto shock, ma sono entusiasta. È un ruolo gigantesco, ho un sacco di lavoro da fare. Ma sto lavorando con uno dei più grandi registi viventi, sono in mani sicure”.

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Per il post Tenet, Nolan ha scelto una sceneggiatura non originale, adattamento della biografia American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e Martin J Sherwin, vincitrice del premio Pulitzer nel 2006. Come per Dunkirk, l’argomento trattato è materia storica, ma tenendo in considerazione l’innegabile talento del cineasta inglese nel rendere unica ogni trama che racconta, anche il suo Oppenheimer avrà una impronta ben specifica. Con il cast all-star messo insieme da Nolan (Robert Downey Jr, Matt Damon, Emily Blunt, Florence Pugh, Josh Hartnett, Benny Safdie e Rami Malek) e il budget da 100 milioni di dollari, ci si aspetta molto di più di una semplice biografia.

La differenza con questo film è che la storia è lì, tutti sanno cosa è successo. Ma Chris [Nolan] la sta raccontando in un modo diverso, proprio come ci si aspetta da Chris. Questo è tutto quello che posso dire” – spiega Murphy.

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Con l’inizio incombente delle riprese (che dovrebbero partire dal prossimo 23 febbraio fino al 16 giugno), Murphy è sotto con lo studio sul personaggio, mai come stavolta intensamente approfondito.

C’è tanto materiale in giro, lo leggerò tutto, anche se non capirò mai e poi mai la meccanica quantistica, non importa quanto duramente o quante volte la gente cerchi di spiegarmela. Solo lo 0,0001% della popolazione del pianeta possiede il cervello per capirla! Io posso solo solo avvicinarmi concettualmente a quello che quei ragazzi stavano cercando di fare”.