Oppenheimer, i sacrifici di Matt Damon e Cillian Murphy per un’opportunità da non perdere

57 giorni di riprese e grandi responsabilità per gli interpreti in ruoli irrefutabili

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Matt Damon e Cillian Murphy, Oppenheimer

Sembrerà inventato, ma in realtà è vero“, ha detto Matt Damon. In diverse interviste rilasciate da Damon e Cillian Murphy ad alcune grandi testate in occasione dell’uscita di Oppenheimer di Christopher Nolan, al cinema dal 23 agosto con Universal Pictures, i due interpreti del film hanno rivelato di aver percepito sin dal principio tutta grande portata del progetto del regista britannico e di essere stati pronti a scendere a compromessi nella vita personale e a sacrifici in quella professionale per le riprese.

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Cillian Murphy in Oppenheimer

Il dramma sulla bomba atomica che segue la storia del Manhattan Project segna la prima volta in cui Murphy è protagonista di un film di Nolan. L’attore, che aveva già lavorato con il regista britannico in altri sei film, i tre di Batman, Inception e Dunkirk, ora interpreta J. Robert Oppenheimer, lo scienziato americano che ebbe un ruolo chiave nello sviluppo della bomba atomica. “Ho sempre detto, pubblicamente e in privato, a Chris di essere disponibile per un suo film, ‘Io ci sono. Non mi interessa davvero la dimensione della parte’ – ha detto Murphy – Ma in fondo, segretamente, desideravo disperatamente interpretare un ruolo per lui”.

Matt Damon per Oppenheimer

Stesso sentimento anche per Matt Damon, che, nel periodo in cui fu chiamato da Nolan per interpretare il ruolo di Leslie Groves, direttore del Progetto Manhattan, si trovava impegnato in una terapia di coppia con la moglie, in cui aveva promesso che si sarebbe preso una pausa dalla recitazione. “Ho dovuto – per non entrare troppo sul personale – negoziare a lungo con mia moglie riguardo una pausa [dalla recitazione]. Ero stato in Interstellar e poi Chris mi aveva messo attesa per un paio di film, quindi non ero in trattative, ma in realtà durante la terapia di coppia ho negoziato – questa è una storia vera – l’unica clausola rispetto al mio tempo off era se Chris Nolan avesse chiamato. Questo senza sapere se lui stesse lavorando o meno a qualcosa, perché non te lo dice mai. Solo ti chiama di punto in bianco. E così è stato”.

Oppenheimer, un’offerta irrefutabile

Per Damon e Murphy l’effetto Oppenheimer è stato lo stesso: una chiamata inaspettata da Nolan con un’offerta irrefutabile nonostante la responsabilità. Per Murphy Oppenheimer segna il più grande ruolo da protagonista della sua carriera cinematografica fino ad ora. Quel tipo di pressione ha isolato l’attore. “Quando hai quei ruoli importanti, quella responsabilità, senti che è un po’ travolgente“, ha detto l’attore a People.

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Le riprese di Oppenheimer sono durate 57 giorni, un tempo relativamente breve per Nolan, soprattutto se si considera che il film dura tre ore ed è il più lungo della carriera del regista. Il cast e la troupe hanno vissuto insieme nello stesso hotel durante la produzione del film, ma Murphy non si è mai unito al suo gruppo per cena a causa dell’intensità di interpretare il ruolo principale.

Ovviamente non voleva venire a cena con noi – ha detto di recente Matt Damon alla rivista People – Non poteva. Il suo cervello era semplicemente troppo pieno”.

Fonte: Variety e Deadline