Prey, la recensione dell’innovativo prequel della saga Predator

Prey è il quinto capitolo del franchise Predator e costituisce anche il prequel della saga disponibile dal 5 agosto su Star.

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Amber Midthunder as Naru in 20th Century Studios' PREY, exclusively on Hulu. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Dai 20th Century Studios arriva Prey, ultimo capitolo della popolare serie Predator, diretto da Dan Trachtenberg (The Boys, 10 Cloverfield Lane). Con un’ambientazione e un’epoca del tutto nuove rispetto ai 5 capitoli precedenti, il film vede protagonisti i Comanche e sarà disponibile in streaming dal 5 agosto sul canale Star di Disney+.

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La saga di Predator ebbe inizio nel 1987 con un film indipendente diretto da John McTiernan che vedeva protagonista Arnold Schwarzenegger in una storia di mercenari braccati da un guerriero extraterrestre munito di un arsenale di armi altamente tecnologiche. Il film fu un successo e diede seguito ai sei sequel (volendo considerare anche i crossover con il franchise di Alien).

Tuttavia, questo quinto capitolo di Predator, prequel dell’intera saga originale, si pone in modo del tutto diverso rispetto ai precedenti film, sia in termini di narrazione che per i temi affrontati. Prey riprende il personaggio centrale dell’alieno Predator, ma lo inserisce in un conteso che riesce a dare risalto ad una dinamica tanto ancestrale quanto ricca di spunti attuali: quella tra preda e predatore. Il tema dell’ambiente e delle capacità femminili sono coniugati con il classico horror di fantascienza in un contesto storico del tutto nuovo.

Prey è la storia di una ragazza Comanche, Naru, guerriera feroce e abile nel 1719. Cresciuta all’ombra dei forti cacciatori della sua tribù che setacciano le Grandi Pianure dell’America settentrionale, Naru aspira a sua volta a diventare una cacciatrice, ma, in quanto donna, può solo limitarsi inseguire piccole prede. Fin quando un giorno per prima si accorge che una minaccia ben più pericolosa degli animali selvatici che abitano la foresta sta devastando il loro ambiente e rischia di colpire il loro villaggio. In un’alternanza di ruoli tra preda e predatore, Naru comincia a dare la caccia all’alieno assassino altamente evoluto.

Il film propone un ritratto accurato del mondo dei nativi americani al culmine dell’Impero Comanche con un alto livello di autenticità e fedeltà storica. Anche il cast è composto quasi interamente da professionisti nativi americani.

(L-R): Cody Big Tobacco as Ania, Dakota Beavers as Taabe, Stormee Kipp as Wasape, Skye Pelletier as Tabu, and Tymon Carter as Huupi in 20th Century Studios’ PREY, exclusively on Hulu. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

La produzione ha lavorato a stretto contatto con Juanita Pahdopony, esperta e consulente Comanche. La lingua, i costumi, i nomi originali comanche dei personaggi e persino la loro gestualità nel film sono frutto di attente ricerche storiche. “Uno dei momenti più gratificanti per me è stato lavorare con Juanita – ricorda il regista Dan Trachtenberg – Dopo aver letto la sceneggiatura, si è commossa e non perché non ci fosse un film del genere, che di fatto non c’era mai stato prima, ma perché questa storia presenta i nativi americani come gli eroi del film“.

Amber Midthunder, giovane attrice nativa americana, interpreta Naru, che in lingua comanche significa “lotta”. Nel suo personaggio e nella sua eccellente recitazione sono incarnati i pregi di Prey. Naru è una guerriera scaltra, abile e coraggiosa, ma soprattutto è una giovane donna comanche fiera delle proprie origini, attaccata alla propria tribù e sensibile all’importanza della difesa dell’equilibrio dell’ambiente naturale che li ospita.

Dane DiLiegro as the Predator in 20th Century Studios’ PREY, exclusively on Hulu. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Il regista Dan Trachtenberg non ha rinunciato a restare fedele all’originale personaggio di Predator, qui interpretato dall’ex cestista statunitense naturalizzato italiano Dane DiLiegro, ma ha voluto innovarlo facendolo apparire molto più simile ad una creatura viva.

Predator è un alieno molto avanzato, uno dei cacciatori più feroci dell’universo dotato di armi ad alta tecnologia e di capacità straordinarie come l’occultamento, che va in cerca di un avversario più forte di lui. Trachtenberg ha spiegato: “Adoro il design del Predator originale e penso che questo sia uno dei motivi per cui questo franchise esiste ancora, ma volevo davvero che il nostro Predator si sentisse molto più simile ad una creatura aliena e un po’ più spaventoso”.

In Prey si inseriscono anche personaggi umani che assumono il ruolo di pericolosi predatori, si tratta dei coloni francesi che minacciano l’ambiente e le tribù locali forse anche più di quanto non faccia Predator. Pertanto la dinamica tra preda e predatore si arricchisce di un elemento in più che non elimina l’azione e l’elemento horror, ma aggiunge un’interessante riflessione sulla necessità di mantenere l’equilibrio tra uomo e natura, proprio nella prospettiva dell’antica cultura comanche.

RASSEGNA PANORAMICA
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