Da molti è considerato il più bel film della storia del cinema (non ce ne voglia la classifica decennale di Sight & Sounds). Adesso anche le nuove generazioni potranno godere di Quarto potere al cinema. L’appuntamento è per il 24 marzo, quando I Wonder Classics, la divisione di I Wonder Pictures dedicata alle grandi opere del passato, lo riporterà in sala in versione restaurata.
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Film d’esordio di Orson Welles, all’epoca, era il 1941, enfant prodige della radio e del teatro statunitense, Quarto potere racconta la vita di Charles Foster Kane, magnate dei media, uomo potentissimo e fragile con un colosso d’argilla. L’indagine parte dopo la sua morte da parte di un giornalista a cui è stato chiesto di scoprire il significato dell’ultima parola pronunciata prima di morire: Rosebud.
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Welles interpreta Kane, ispirato alla figura di William Randolph Hearst, come ha raccontato anche David Fincher in Mank, il film incentrato sullo sceneggiatore del film, Herman Mankiewicz.
Quarto potere, trama
Charles Foster Kane, magnate e media tycoon, muore abbandonato da tutti nella sua lussuosa residenza, Xanadu. Ma, prima di spegnersi, pronuncia la parola “Rosebud”. Chi o cos’è Rosebud? E cosa si nasconde tra le pieghe della vita di un individuo che, come lui, è stato in grado di incarnare il Sogno Americano finché quel sogno non è diventato un incubo? Nell’anno delle presidenziali Usa e in uno scenario mediatico rivoluzionato dal web e dai social, torna al cinema Quarto Potere (Citizen Kane) e si rivela ora più attuale che mai, capace di parlarci con inalterata lucidità del potere dei media, delle loro ingerenze nella politica e dei riflessi che questo potere ha su tutti noi. E di appassionarci con una storia di sfrenata ambizione, ascesa e caduta, alla ricerca di quel lato più intimo di ogni individuo, che persino oggi – con le nostre esistenze moltiplicate dagli schermi di centinaia di device elettronici – è forse destinato a rimanere inaccessibile.
Quarto potere, dal 24 marzo al cinema con I Wonder Classics.
