Quattro serate dedicate al ricordo del genocidio del popolo ebraico su History Channel di Sky

Dal 27 al 30 gennaio Hirtory Channel di Sky dedica quattro serate ai racconti legati al ricordo dell'orrore del genocidio nazifascista

0
Giorno della Memoria

In occasione del Giorno della Memoria, History Channel (canale 411 di Sky) dedica quattro serate speciali alla tragedia che ha segnato per sempre la nostra storia.

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento e liberandone i superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente al mondo l’orrore del genocidio nazifascista.

LEGGI ANCHE: La vita è bella, dagli omaggi a Troisi e Chaplin al disprezzo di Mel Boìrooks, 5 curiosità sul film 

Giovedì 27 gennaio alle ore 21.00 History Channel presenta 24 ore ad Auschwitz, racconto, basato su un documento conservato nel Centro israeliano per la memoria dell’Olocausto Yad Vashem chiamato l’“Album di Auschwitz”, di una giornata tipo nella “fabbrica della morte”. 200 scatti realizzati dal fotografo ufficiale del campo, il sergente Bernhard Walter, alla fine del maggio 1944, catturano la routine degli omicidi di massa nel cosiddetto campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

Venerdì 28 gennaio alle 21.00 sarà la volta di Sindrome K – Il virus che salvò gli ebrei. Il film narra un episodio di salvezza nella tragica vicenda degli ebrei romani dopo il rastrellamento del ghetto nel ’43. Tre medici dell’Ospedale Fatebenefratelli sull’IsolaTiberina con documenti e sintomi falsi convinsero i generali nazisti alle porte dell’ospedale che gli ebrei ricoverati erano stati infettati da una malattia mortale e altamente contagiosa, da loro chiamata Sindrome K, e salvarono così la vita di molte famiglie destinate alla deportazione e alla morte.

LEGGI ANCHE: Giorno della Memoria, la programmazione speciale di Rai Movie

Da giovedì 27 a sabato 29 gennaio alle 21.50 sempre su su History channel di Sky andrà in onda Gli schiavi di Hitler, la prima serie di documentari dedicata al lavoro forzato. La serie esamina il sistema che ha coinvolto 13 milioni di lavoratori organizzato dal regime. In un primo momento utilizzato per umiliare gli oppositori politici dei nazisti, i prigionieri ordinari e gli “asociali” (come erano definiti ebrei, sinti e rom), successivamente il lavoro forzato ha sostenuto l’economia di guerra su scala gigantesca anche nell’industria privata. Dopo la guerra, il destino dei lavoratori forzati fu negato e nascosto e il risarcimento è rimasto in gran parte simbolico laddove mai riconosciuto.

La programmazione si chiude domenica 30 gennaio alle 21.50 con Diario di un nazista buono. Il film racconta la storia di Wilm Hosenfeld, un ufficiale nazista che, dopo essere stato testimone oculare del percorso dei crimini di Hitler, ha deciso di opporsi a modo suo, salvando le vittime dell’oppressione nazista ogni volta che se ne presentava l’opportunità, a rischio della propria vita. Una sessantina di persone sono sopravvissute alla guerra grazie a Wilm Hosenfeld, ma solo di recentemente il memoriale israeliano dell’Olocausto Yad Vashem lo ha riconosciuto come “Giusto tra le nazioni” per aver salvato Wladyslaw Szpilman, la cui storia è stata raccontata nel film Il pianista di Roman Polanski. Catturato dai sovietici negli ultimi giorni della guerra, Hosenfeld subì brutali torture e morì in un campo di prigionia di Stalingrado nel 1952. La sua voce sopravvive in un agghiacciante diario personale che mantenne per tutta la guerra e nelle lettere che ha scritto alla moglie, che offrono un resoconto del suo crescente disgusto per il regime nazista.