Al Pacino sul set
Da lui considerato come uno dei suoi più grandi successi come attore, Pacino raccontò nella propria autobiografia di aver trovato noioso il libro di Peter Maas “Serpico: The Cop Who Defied the System“, che lo scrittore realizzò con la collaborazione dello stesso poliziotto, per questo volle incontrare personalmente il vero Serpico, anche per calarsi al meglio nel ruolo.
Fin troppo, visto che si racconta che la star non riuscisse a liberarsi del personaggio, conservandone lo stato d’animo anche dopo lo stop, scherzando e ridendo se la scena era leggera, sfogandosi contro gli altri, se il momento era più teso. Una ‘libertà’ che portò Pacino a fermare un camionista e minacciato di arrestarlo per inquinamento da gas di scarico, per altro resa possibile dal ‘permesso’ dato dal regista agli attori di improvvisare in scena (come nel caso dell’incontro di Serpico con il suo ex capitano, per esempio)
Interessante ricordare che il film venne girato in ordine inverso, quindi prima le scene nelle quali vediamo il protagonista con i capelli lunghi e la barba, poi accorciati via via fino a ottenere il taglio più corto.
Fanta casting
Licenziato dal film prima dell’inizio delle riprese a causa di divergenze con il produttore, il regista John G. Avildsen rimase sempre in stretto contatto con il vero Frank Serpico (con il quale condivise una casa sulla spiaggia di Long Island negli anni ’80). Tra i candidati a succedergli alla regia del film, non ebbe seguito il consiglio dato da Francis Ford Coppola a Martin Scorsese di occuparsene lui.
Quanto agli attori, inizialmente il film avrebbe dovuto vedere come protagonisti Robert Redford e Paul Newman, che venivano dal recente successo di Butch Cassidy (1969), il primo nei panni di Serpico, l’altro in quelli dell’amico avvocato David Durk (poi ribattezzato Bob Blair e affidato a Tony Roberts, caldamente raccomandato per il ruolo da Al Pacino stesso, conquistato dalla sua interpretazione nella commedia di Woody Allen Provaci ancora, Sam).
Woodie King Jr., originariamente scelto per il ruolo di un teppista, si ruppe una gamba durante le riprese di una scena di inseguimento e venne sostituito. Per poi riapparire sul set due mesi dopo per interpretare Larry, l’amico di Leslie, nella scena della festa.
Le location
Il film è – comprensibilmente quanto interamente – girato nelle strade di New York, in quattro dei suoi cinque distretti (tutti tranne Staten Island) e in 104 location diverse, dalla fine di giugno/inizio di luglio del 1973 al settembre di quell’anno. Dalla casa dove vive Serpico, in 5-7 Minetta Street, nel Greenwich Village, all’appartamento prestato dal drammaturgo Sidney Kingsley a Sidney Lumet per girare la scena della festa.
Studia spagnolo alla New York University nel Greenwich Village, sul lato est di Washington Square Park e se la sua compagna di corso dice di lavorare al Caffe Reggio, al 19 di MacDougal Street, ma il balletto cui assiste è al New York State Theater, ora David H Koch Theater, sul lato sud di Lincoln Center Plaza, 150 West 65th Street a Broadway, nel West Side. Mentre la stazione della metropolitana dove lo vediamo inseguire il ladro, per poi essere colpito dai poliziotti, è Ditmars Boulevard, Astoria, nel nord del Queens, al capolinea della Broadway Local. Sulla stessa linea incontra un poliziotto strafatto, alla 57th Street Station.
Altre location furono quelle del Lewisohn Stadium di Amsterdam Avenue (per la scena con Bob Blair), il Dakota Hotel sulla 72nd St. (per la festa), il John Jovino Gun Shop in 183 Grand St, Little Italy, il Joyce Kilmer Park del Bronx (dove incontriamo i poliziotti nei pressi dello Yankee Stadium), l’Hell Gate Bridge di Astoria, nel Queens, il primo distretto dove arriva Serpico, in 653 Grand Avenue, a Brooklyn, la sede dell’appostamento vestito da macellaio, in 675 Hudson Street, il Manhattan Center for Science and Mathematics di Pleasant Avenue (per la scena dello stupro e dell’arresto), il calzolaio del fratello di Frank, in 688 10th Avenue, e la 152 South 8th Street di Brooklyn, dove sparano a Serpico.
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Gli errori
Quando Serpico viene portato d’urgenza in ospedale a bordo di un’auto della polizia, all’inizio, sul colletto dell’agente in uniforme c’è scritto “73”, a indicare la sua appartenenza al 73° Distretto e sull’auto la luce di emergenza ha tre lampadine rosse e una gialla. Quando l’auto arriva all’ospedale, la scritta sulle portiere indica l’82° Distretto e quando viene prelevato dal sedile posteriore, la luce che si vede ha quattro lampadine rosse.
Dopo aver scaraventato Corsaro contro il muro della sala operativa, Serpico inizia a perquisirlo di fronte ai suoi colleghi. Poco prima di iniziare a perquisirne le tasche posteriori, i pantaloni del sospettato sono ancora intatti, quando però la telecamera si sposta, la successiva inquadratura li mostra già strappati, prima ancora che Serpico inizi. Solo dopo vediamo Serpico iniziare a strappare i pantaloni di Corsaro, lasciandone così il sedere esposto.
Nella scena della vasca da bagno, nell’inquadratura di Serpico e Leslie si vedono il fermaglio di una collana e una catena sulla spalla destra di lei. Che non ci sono più nei seguenti primi piani.