Sex Education 3, i protagonisti della serie anticipano i contenuti della terza stagione

La terza stagione sarà disponibile su Netflix da domani

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«Il successo di Sex Education? Più che aver rotto numerosi tabù, credo si deva ad aver affrontato il genere teen romantico in un modo molto onesto, come mai era stato fatto prima». George Robinson, volto di Isaac nella serie che da domani sarà disponibile su Netflix con la terza stagione, non ha dubbi su cosa abbia innescato la miccia della popolarità della serie scritta e creata da Laurie Nunn. La stagione si apre su un nuovo anno scolastico alla Moordale, dove la nuova Preside, Hope (Jemima Kirke) cerca di ripristinare gli standard di eccellenza persi strada facendo, ma dovrà fare i conti con gli studenti: Otis (Asa Butterfield) è ormai patito del sesso occasionale, Eric (Ncuti Gatwa) e Adam (Connor Swindells) hanno ufficializzato la loro relazione, Aimee (Aimee Lou Wood) scopre il femminismo, Jackson (Kedar Williams-Stirling) si prende una cotta, mentre un messaggio vocale perduto incombe. Fuori dalla scuola, Jean (Gillian Anderson) sta per avere il bambino che aveva scoperto di aspettare nel finale della seconda stagione e Lily (Tanya Reynolds), appassionata dello sci-fi e sempre in cerca dell’erotismo alieno vive il suo amore con Ola (Patricia Allison) alla ricerca della sublimazione.

«In questa terza stagione – sottolinea Tanya Reynoldsentreranno diversi personaggi nuovi. Ci saranno tante nuove relazioni, sarà molto divertente». Anche Patricia Allison non ha dubbi. «È l’inizio di un nuovo anno scolastico, c’è molta energia, cambiano i rapporti, le dinamiche, le relazioni. La terza stagione scaverà nell’animo dei ragazzi ancor più di prima, perché ormai sono tutti cresciuti». Partiti come teen-agers di una scuola americana alla scoperta del sesso e delle sue tante declinazioni, i protagonisti di Sex Education sono ormai incamminati lungo la strada dell’età adulta. «È vero – ammette Tanya – ormai i nostri protagonisti sono diventati grandi. Per noi è stato un po’ come crescere con loro: più vanno avanti e più i problemi diventano complessi, esattamente come succede nella vita». Una vita che la serie ha trasportato nel piccolo schermo come mai nessuno aveva fatto prima, cambiandone per sempre i connotati. Il tabù del sesso, raccontato nei dettagli, in ogni sua sfumatura è stato definitivamente infranto, anche se difficilmente genitori e figli saranno rimasti seduti uno accanto all’altro sul divano a guardarla. «Sono certo – sottolinea George Robinson – che tutta la famiglia possa vedere Sex Education, magari ciascuno nella propria stanza, per poi tornare insieme in cucina per discuterne. Credo che sia quel che è successo in tutto il mondo».

Ma il pregio di Sex Education è stato anche di aver raccontato l’amore fluido, in ogni sua forma, arrivando in Paesi del mondo in cui si fa ancora molta fatica a parlare di diritti LGBT e parità di genere. «Grazie alla tv via streaming – aggiunge Patricia Allisonla serie è visibile in moltissimi paesi. Abbiamo portato ovunque la forma di cultura LGBTQI che non era ancora stata trattata abbastanza, è bello pensare che questo accada anche in posti del mondo dove si fa fatica ad affrontare determinate tematiche». Legati ai personaggi che interpretano, i tre attori non hanno avuto alcuna paura prima di decidere se prestargli il loro volto. «L’unica cosa di cui ero spaventata – ammette Tanya Reynolds, quasi trentenne – era di interpretare una sedicenne. Non ero preoccupata delle scene di sesso, ma di dover apparire come una teen ager, perché era passato tanto tempo da quell’età. Il personaggio di Lily mi appartiene, mi ritrovo molto nelle sue scelte perché in tante situazioni ci sono passata anche io». Sarà difficile smettere di interpretarla? «Mi mancherà molto, non ce ne sarà mai un’altra come lei. Non voglio nemmeno pensare a come fare, non sono pronta a dirle addio».

Più distaccato George nei confronti del suo Isaac. «Lui riesce a gestire ogni situazione con facilità, io sto ancora cercando di imparare da lui nella mia vita. Poi certo, fa alcune cose che io non farei mai».