Stati Generali del Cinema Indipendente, a Venezia 81 le associazioni di categoria si confrontano sul nuovo Tax Credit

All'Italian Pavillon della Mostra del Cinema l'associazione AIR3 ha tenuto un incontro sullo stato del cinema indipendente

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Grandi star, titoli di richiamo, ma l’81ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia si fa anche ospite dell’attuale e acceso dibattito sul Tax Credit, che con il decreto recentemente approvato, insieme a qualche consenso, ha suscitato anche diverse perplessità in molte associazioni di categoria cinematografica. All’Italian Pavillon AIR3, l’Associazione Italiana Registi, ha tenuto un incontro sugli “Stati Generali del Cinema Indipendente” per chiarire dati ed esporre le criticità di quello che si annunciava come un momento di svolta decisivo per l’intera industria dell’audiovisivo, ma che rischia di penalizzare proprio il comparto delle produzioni indipendenti.

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A seguito di quanto emerso lo scorso 28 maggio nel corso di un evento sostenuto dal bando Lombardia Film Commission, Anteo Palazzo del Cinema e Fujifilm, AIR3, nella persona del presidente Luca Lucini, insieme a Luca Scivoletto, membro del Consiglio Direttivo 100Autori, e Francesco Virga, presidente di Doc/it, all’Hotel Excelsior al Lido di Venezia presso gli spazi di Cinecittà hanno dato l’avvio ad un confronto con l’obiettivo promuovere prospettive e collaborazioni di business e intrattenimento su temi e tendenze dell’industria in favore proprio del delicato settore indipendente.

Blocco dei contributi automatici, assenza di una equa distribuzione delle risorse che finisce per favorire soprattutto le grandi produzioni, stretta sui sul sistema dei selettivi e modalità di scelta dei selezionatori appropriati al settore: sono i punti più critici rilevati dai rappresentanti delle associazioni presenti sul nuovo decreto che regola il Tax Credit.

Per Luca Lucini la soluzione per il cinema indipendente sta nel “trovare una strada di collaborazione proficua tra distribuzioni, istituzioni e produzioni che consenta di elaborare soluzioni che portino risultati”. “Lo sforzo – continua il presidente di AIR3 – sta nel cercare anche nuove strade di finanziamento da parte di interlocutori ricettivi rispetto ad un nuovo modo di fare cinema indipendente”.

Anche la via del dialogo e soprattutto della collaborazione tra associazioni è una strada indispensabile per Luca Scivoletto di 100autori: “L’unità è fondamentale oggi come oggi. 100autori dialoga con tutti i settori a partire da coloro che abbiamo più vicini, come abbiamo fatto con il gemellaggio con WGI (Gilda degli sceneggiatori italiani). L’unità si crea attraverso un lavoro culturale comune che si fonda sulle tante, diverse esperienze. Serve una convergenza naturale delle varie associazioni ed è importante riconoscere ora che le divisioni non servono. Servono dialogo e regole condivise con la politica”.

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Con un occhio più sensibile agli aspetti produttivi del cinema indipendente Francesco Virga di Doc/it sottolinea l’importanza per il comparto del cinema indipendente di bilanciare la parte artigianale con quella industriale. “La produzione è uno sport estremo, molto adattivo – sostiene Virga – La parte artigianale porta nuovi linguaggi e nuovi talenti, mentre la parte industriale razionalizza il processo. Dentro questo decreto ci sono cose buone e cose meno buone, ma il disegno complessivo danneggia la filiera artigianale, che certamente è molto debole e deve porsi delle domande insieme alle istituzioni per elaborare soluzioni”.

Attualmente ci troviamo di fronte ad un decreto complesso – continua Virga –, i criteri di accesso sono molto escludenti perché non tengono conto della realtà di mercato. C’è l’aumento dei selettivi che è insieme una buona e una cattiva notizia, perché ci sono più risorse destinate al lavoro sulle eccellenze culturali, ma dall’altro lato i finanziamenti non sono più una certezza e il percorso di selezione prevede una intermediazione che è in sé la manifestazione di un desiderio di controllo culturale ed è importante che tutti si confrontino sui criteri di selezione. Al momento i selettivi e le commissioni hanno un’importanza centrale”.