Venezia 79, Timothée Chalamet su Bones and All di Guadagnino: «un film che conta»

L'atteso film di Luca Guadagnino, Bones and All, con Timothée Chalamet e Taylor Russell, è presentato oggi in Concorso alla Mostra delCinema di Venezia

0
Taylor Russell, Luca Guadagnino e Timothée Chalamet

Amore, cannibalismo e personaggi che vivono ai margini della società sono al centro del primo film completamente made in USA di Luca Guadagnino, Bones and All, in Concorso alla 79esima Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia. Il film è presentato oggi ad un pubblico in trepidante attesa per il nuovo lavoro del regista italiano candidato agli Oscar nel 2018 per Chiamami con il tuo nome e per la presenza del suo interprete principale, Timothée Chalamet, protagonista al fianco di Taylor Russell (Escape Room).

LEGGI ANCHE: Venezia 79, fan in delirio per l’arrivo di Timothée Chalamet

«Da quando ero ragazzino ho ragionato a lungo sul paesaggio e sull’immaginario del cinema americano da cui sono stato profondamente influenzato e formato – ha detto Guadagnino in conferenza stampa – E credo di aver sempre rinviato il momento di realizzare un film negli USA forse perché questi elementi meritavano una prospettiva un po’ più matura».

In Bones and All  Russell è Maren, una ragazza rimasta sola che cerca di comprendere se stessa, e Chalamet è Lee, un giovane vagabondo privo di diritti dall’animo combattivo. Maren e Lee viaggiano attraverso gli USA alla ricerca di una verità su se stessi e sulle orribili azioni che sono spinti a compiere, desiderosi di trovare un posto in un mondo che non tollera la loro natura.

«Questa è una storia del Midwest americano degli anni ’80 – spiega Chalamet -L’idea di isolamento nel film di Luca è fondamentale. Credo che tutti durante la pandemia abbiamo provato una forma isolamento profondo e per capire chi siamo abbiamo avuto bisogno del contatto con l’altro. Credo che nella sceneggiatura ci sia questa profonda delusione per la vita e questo desiderio di contatto con l’altro».

E sempre a proposito di isolamento, la giovane Russel ha aggiunto qualcosa di più personale: «Sto ancora cercando persone speciali nella mia vita, ce ne sono alcune a cui sono legata, ma questa è la bellezza: trovare sempre più persone con cui senti di avere una connessione profonda»

Bones and All è l’adattamento cinematografico dell’inquietante omonimo romanzo di Camille DeAngelis, che ne ha curato la sceneggiatura insieme a David Kajganich, già collaboratore di Guadagnino in Suspiria (2018) e in A Bigger Splash (2015).

«David è un mio intimo amico con cui ho già lavorato e con cui lavorerò ancora insieme. Quando ho letto la sceneggiatura è stato per me inevitabile trovare nella storia di questi emarginati qualcosa che mi attraeva profondamente», ha commentato Guadagnino.

In Bones and All Timothée Chalamet è anche produttore e, a proposito di questo nuovo ruolo per lui, ha raccontato: «Luca è stato quasi un padre con me, mi ha guidato. Luca, David e io abbiamo anche lavorato sulla sceneggiatura e non avrei mai sperato di partecipare ad un progetto come questo. Spero di continuare su questa strada e fare anche altre cose in cui non sono io a recitare».

L’attore, riflettendo sulle tematiche del film, l’emarginazione, l’amore, il giudizio degli altri, commenta: «È difficile vivere oggi, il crollo della società è già nell’aria direi. Spero di non essere troppo ambizioso nel dire che questo è un film che conta, che può gettare luce sulla situazione».

LEGGI ANCHE: Bones and All di Luca Guadagnino in concorso a Venezia 79