I fatti raccontati risalgono al 2010, quando si registrò la scomparsa della tredicenne Yara Gambirasio, protagonista di un caso di cronaca nera tra i più dolorosi e seguiti degli ultimi anni. Un caso che viene ricostruito nel film diretto da Marco Tullio Giordana, – Yara, appunto – eccezionalmente in prima visione stasera in tv, su Canale 5 alle 21:35.
Dalla sparizione della ragazza al suo ritrovamento, senza vita in un campo di Chignolo d’Isola il 26 febbraio 2011, fino all’incriminazione e la condanna di Massimo Bossetti, sullo schermo ci saranno Alessio Boni (nel ruolo del Colonnello Vitale), Thomas Trabacchi (il Maresciallo Garro) e altri a dare vita alla storia – ancora oggi molto sentita dall’opinione pubblica – oltre ovviamente a Isabella Ragonese, protagonista nel ruolo della PM Letizia Ruggeri.
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Lei la donna a capo delle indagini, che decise di sottoporre l’intera popolazione della zona ai test biologici – procedura mai tentata prima e che portò alla risoluzione del caso – dopo il ritrovamento da parte della polizia scientifica di tracce di DNA sui vestiti di Yara. Elementi che fanno del film un thriller psicologico pieno di suspense e di grande impatto visivo, del quale vi offriamo dettagli, contenuti e approfondimenti.
Yara, trama
Con il rapimento della tredicenne Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre 2010 in un paesino della provincia di Bergamo (Brembate di Sopra), prendono il via tre mesi di ricerche affannose quanto inutili. Che portano purtroppo al ritrovamento del suo cadavere in uno sterrato poco lontano dal luogo in cui fu vista per l’ultima volta. Nel mezzo, l’affannosa e caparbia indagine della risoluta PM Ruggeri, completamente dedita al caso e disposta a tutto per arrivare alla verità.
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