Dopo un rischioso intervento di trapianto ai polmoni, Marta torna alla sua vita di prima, ma questa volta fa una scelta importante: lasciare la casa che da anni divide con i suoi amici, Jacopo e Federica, e andare a vivere insieme al suo fidanzato Gabriele. Intanto Federica decide di dimettersi dal lavoro che la opprime e Jacopo comincia una nuova relazione con il medico che ha in cura Marta. Quando però Marta ha una ricaduta grave, Gabriele tenterà disperatamente di riportare nella vita della ragazza l’unica parente che le è rimasta al mondo: sua nonna.
L’OPINIONE
Con il suo zainetto giallo in spalla e i suoi abitini colorati e allegri, in Sempre più bello Marta torna per concludere la serie cinematografica cominciata nel 2020 con Sul più bello di Alice Filippi, film tratto dall’omonimo romanzo di Eleonora Gaggero, e proseguita con Ancora più bello di Claudio Norza. Il personaggio simpatico e naïve di Marta, interpretato con brio e freschezza da Ludovica Francesconi, è diventato ormai iconico. Fanciulla minuta e allegra, Marta, nonostante sia malata di mucoviscidosi (fibrosi cistica), ha una carica vitale travolgente. Non è bellissima, ma ha una straordinaria capacità empatica tale da affascinare tanto i personaggi che le ruotano attorno quanto il pubblico. La vera forza della serie è lei e tutto quello stile vintage e fantasioso che le è stato costruito attorno, fatto di piccole cose deliziose, ambienti colorati e calorose situazioni affettive. In questo terzo capitolo ancora una volta Francesconi non delude, Marta è sempre adorabile e il suo mondo è come sempre tinto di ottimismo e buon senso. Tuttavia, lo spazio a lei dedicato stavolta è, purtroppo estremamente ridotto.
La storia che la vede coinvolta si confonde tra gli altri assai più deboli fili narrativi del racconto. Le vicende dei suoi amici non sostengono in modo sufficiente la trama del film, che si perde in piccoli episodi di poco conto e del tutto trascurabili. Sarebbe stato interessante approfondire il personaggio della nonna, interpretata da Drusilla Foer, e il suo rapporto con la nipote.
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Sul più bello di Alice Filippi, il primo capitolo della serie che rientra a pieno titolo nel filone di un genere cinematografico dedicato ai più giovani, ma fresco e che sa avvalersi di una spontaneità, tanto nella narrazione quanto nell’interpretazione, che cattura e stupisce.
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