Super Mario Bros. – Il Film, la recensione

30 anni dopo il flop della versione live-action, il popolare videogioco torna al cinema, dal 5 aprile con Universal Pictures

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Esattamente trent’anni fa Nintendo portava sul grande schermo il suo primo live-action ispirato al gioco di Super Mario Bros. Fu un tentativo insolito, decisamente confusionario, affidato alla coppia di registi britannici Rocky Morton e Annabel Jankel che scelsero la via del cyberpunk per raccontare il turbolento viaggio dei fratelli Mario e Luigi (due disorientati Bob Hoskins e John Leguizamo) da New York City al Regno dei Funghi.
L’insuccesso di quel film (odiato dagli stessi attori, stroncato dalla critica e grande flop ai botteghini) ha fatto sì che Nintendo diventasse molto più cauta sulle sue proprietà e scegliesse di mantenere un controllo ferreo sui diritti dei suoi personaggi per decenni. Le cose sono cambiate più o meno sette anni fa, quando la Illumination di Chris Meledandri si è messa a lavoro con Shigeru Miyamoto di Nintendo per realizzare un nuovo cartoon in computer grafica 3D che racchiudesse tutta l’eredità raccolta finora dalla saga. Arriviamo così a Super Mario Bros. – Il Film, diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic su sceneggiatura di Matthew Fogel (The LEGO Movie 2; Minions 2), concepito per essere tutto ciò che non era stato il lungometraggio del 1993: un’avventura colorata e ricca di riferimenti e una gioiosa celebrazione della storia del franchise.

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IL FATTO

Siamo a Brooklyn. I due fratelli Mario e Luigi cercano di avviare la loro attività da idraulici nonostante la ritrosia della loro famiglia e diversi fallimenti. Un incidente che minaccia di ricoprire d’acqua l’intera città sembra l’occasione giusta per rilanciarli, ma i due fratelli baffuti si perdono nelle fogne e si ritrovano inavvertitamente risucchiati da un tubo che li trasporta – separandoli – in un’altra dimensione. Ad avere la peggio è Luigi, smistato nelle pericolosissime Terre Oscure governate da Bowser e il suo esercito di Koopa. Mario, al contrario, finisce nella capitale del Regno dei Funghi al cospetto del palazzo della Principessa Peach. Qui scopriamo che il potente Bowser ha ottenuto una Super Stella e ha intenzione di chiedere la mano della Principessa per governare insieme i regni. Con l’aiuto di un audace Toad e del Regno di Donkey Kong, Mario e Peach si preparano alla lotta contro Bowser e in un’azione di salvataggio nei confronti di tutti i prigionieri, tra cui Luigi.

L’OPINIONE

Sul perché ci sia voluto così tanto prima di vedere un nuovo Super Mario sul grande schermo lo abbiamo spiegato in apertura. Colpa del lungometraggio del ’93 capace di spaventare così tanto i dirigenti Nintendo al punto da tenerli fuori dal mondo del cinema per oltre un quarto di secolo. C’è da dire, però, che il materiale da cui attingere, all’epoca,  non era particolarmente ricco: gli sceneggiatori dovettero inventarsi (malamente) tutto perché Mario e i suoi amici erano essenzialmente piccole sagome pixelate che saltavano in un mondo bidimensionale.

I decenni successivi hanno visto l’universo di Mario trasformarsi in un mondo vastissimo, ma soprattutto tridimensionale. Un mondo che ci ha fatto pian piano conoscere i nostri protagonisti in tutte le salse, dai circuiti automobilistici ai campi da tennis e golf, fino alle più disparate galassie. In poche parole, l’universo videoludico che ha visto Mario e co. passare dagli schermi del NES, Game Boy, SNES, Nintendo DS e 3DS, Wii fino alla più recente Switch ha già di per sé creato un progetto succosissimo per un franchise cinematografico. Quando Illumination ha annunciato l’intenzione di realizzare un film animato su Mario, dunque, tutto ciò che avrebbe dovuto fare era tradurre sul grande schermo ciò che già esisteva senza rovinare tutto. Ed è quello che è stato fatto. Super Mario Bros. – Il Film è difatti un lavoro d’amore rivolto ai fan, che da tempo non vedevano l’ora di gustarsi un “Mamma mia!” urlato sul grande schermo, veder Mario saltare giù per tubi, aprire i box gialli, mangiare funghi e battere il cinque a Luigi, il tutto sotto le riconoscibilissime note musicali che hanno accompagnato i videogiochi. La narrazione è semplice e familiare, senza intrecci o colpi di scena (non aspettatevi un’esperienza a livello Pixar), ma va anche bene così, se l’effetto è quello di sembrare di avere una console in mano. Centrato anche il cast vocale, che in originale vanta le voci di Chris Pratt/Mario (nella versione italiana un ottimo Claudio Santamaria), Anya Taylor-Joy/Peach, Charlie Day/Luigi, Keegan-Michael Key/ Toad, Seth Rogen/Donkey Kong e infine uno splendido Jack Black nei panni del cattivo Bowser.

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Detective Pickachu, tratto sempre da una saga videoludica Nintendo, la saga di Pets per l’animazione di Illumination e Ralph Spaccatutto per l’immersione nei mondi colorati.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
super-mario-bros-il-film-la-recensioneEsattamente trent'anni fa Nintendo portava sul grande schermo il suo primo live-action ispirato al gioco di Super Mario Bros. Fu un tentativo insolito, decisamente confusionario, affidato alla coppia di registi britannici Rocky Morton e Annabel Jankel che scelsero la via del cyberpunk per raccontare...