The Pale Blue Eye – I Delitti Di West Point, la recensione

Il mystery di Scott Cooper con Christian Bale è disponibile su Netflix dal 6 gennaio

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Christian Bale e Harry Melling, The Pale Blue Eye

The Pale Blue Eye – I delitti di West Point, dal 6 gennaio su Netflix, segna il ritorno insieme di Scott Cooper e Christian Bale, dopo Il fuoco della vendetta – Out of the Furnace (2013) e Hostiles (2017). Il film è liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Louis Bayard e vede impegnato un ottimo cast, quasi tutto di eccellenze britanniche, composto da Toby Jones, Timothy Spall, Gillian Anderson, Charlotte Gainsbourg e Harry Melling.

IL FATTO

È il 1830, Augustus Landor (Christian Bale) è un noto detective ormai stanco e amareggiato. In una fredda sera di ottobre viene ritrovato il corpo di un giovane cadetto della West Point Academy che dondola appeso ad un albero fuori dalla piazza d’armi. Landor viene assunto per indagare sull’omicidio ma si scontra presto con il rigido codice di silenzio che vige nell’Accademia. Decide così di farsi aiutare da uno dei cadetti che porta il nome di Edgar Allan Poe (Harry Melling).

L’OPINIONE

Paesaggi pallidi come l’occhio del titolo e atmosfere fredde come la neve presente in quasi tutte le scene sono i colori di questa detective-story che ruota intorno alla costruzione di un singolare rapporto di amicizia: quello tra un acuto e ruvido detective dei primi dell’Ottocento e il futuro più importante scrittore e poeta statunitense.

The Pale Blue Eye – I delitti di West Point oscilla così tra la curiosità del giallo da scoprire e una sorta di origin story su uno dei padri della letteratura americana. Un ottimo Harry Melling, che aveva esordito nei panni del poco amabile cugino di Harry Potter, Dudley Dursley, per poi proseguire in diversi film e serie Tv, interpreta il cadetto Edgar Allan Poe.

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Il poeta è colto in una versione inaspettata della sua giovinezza in cui, strano a dirsi, il suo entusiasmo verso la vita, la sua passione e il suo desiderio di scoprire la verità fanno da stimolante contraltare alla oscura e mesta figura di Landor. Un Christian Bale quasi algido e intensamente triste interpreta il detective i cui fantasmi del passato incombono sul racconto per buona parte del film.

 

Christian Bale, The Pale Blue Eye

La collaborazione tra i due si trasforma presto in una insolita, ma interessante versione del rapporto padre – figlio dalle sfumature inaspettate, ai margini della quale si muovono gli altri personaggi bene caratterizzati dalle interpretazioni di Toby Jones, Timothy Spall, Gillian Anderson e Charlotte Gainsbourg.

Meno interessante è il tortuoso e a volte poco avvincente sviluppo narrativo che il film prende nella sua parte centrale. Dopo un inizio coinvolgente, infatti, che sembra preludere a grandi sorprese, la storia subisce una battuta d’arresto concentrandosi forse troppo su un intreccio poco intrigante nonostante anche il ricorso all’occultismo, per poi però recuperare con un finale in cui Bale e Melling ripagano ampiamente l’attesa.

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RASSEGNA PANORAMICA
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