La terza non sarà l’ultima, perché la quarta è già stata annunciata. Ma intanto dal 21 dicembre i fan di Emily in Paris sono tornati su Netflix per scoprire se lo loro beniamina sceglierà di restare a Parigi e seguire il cuore o tornare a Chicago e scegliere la ragione. «Muoio dalla voglia di sapere quale sarà la decisione. Sono confusa come lo era Emily», ha dichiarato Lily Collins a Glamour, «Penso che Emily sia entusiasta del fatto che il suo capo Sylvie la voglia portare con sé verso una nuova realtà lavorativa. Tuttavia, ha questa relazione con Alfie e forse le piacerebbe andare a Londra».
Decisa a essere più indulgente con i francesi e a rivedere i suoi pregiudizi nei confronti degli europei, Emily si era anche messa d’impegno per imparare la lingua prendendo lezioni da Alfie, (interpretato da Lucien Laviscount), studente fin troppo affascinante, diventato un inevitabile lato di un triangolo amoroso. La seconda stagione aveva lasciato aperti una serie di punti interrogativi che in questa terza troveranno risposta. «La nostra sfida è stata quella di decidere cosa deciderà la protagonista e perché. È di questo che si occuperà la terza stagione – ha spiegato Darren Starr, ideatore di Emily in Paris – Quando si vive in un paese straniero, una delle domande è: dov’è il tuo cuore? È il posto da cui sei venuta o il posto in cui ti trovi ora? Emily sarà alle prese anche con questo». Ma non solo Emily, in questa terza stagione anche Sylvie (Philippine Leroy-Beaulieu) avrà più spazio. «Mostreremo di più di lei nelle prossime stagioni – aggiunge Darren – Ma non si scoprirà tutto in una volta sola, sarà un po’ come una cipolla, con molti strati da sbucciare».
Con i suoi look stravaganti, Emily ha stregato milioni di fan nel mondo, pronti a scoprirla in pieno lockdown e a decretarne fin da subito un successo quasi straordinario, visto che nei suoi primi 28 giorni di permanenza in catalogo su Netflix, la prima stagione era stata vista da 58 milioni di abbonati. «In questa terza stagione aspettatevi più triangoli amorosi, più drammi, più risate, più moda, più location, più Francia – ha promesso la protagonista, che di Emily in Paris è anche produttrice – Ho imparato così tanto e sono molto grata di aver potuto dare le mie idee in questo lavoro da sogno».
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