La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2 mantiene viva la memoria storica del Paese con l’ironia

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La mafia uccide solo d’estate - Capitolo 2

Non c’è solo Gomorra. In Tv emergono nuovi modi di raccontare il mondo della criminalità organizzata senza mitizzare i boss. I riflettori non sono più puntati sul lato oscuro
della forza, ma sugli eroi di tutti i giorni, come la gente comune e i funzionari dello Stato che lottano per fare rispettare la Legge. È il caso de Il Cacciatore, show targato Rai
ispirato alla storia del magistrato Alfonso Sabella con un ottimo Francesco Montanari
(l’ex Libanese di Romanzo Criminale – La Serie), ma anche di La mafia uccide solo d’estate.

La mafia uccide solo d’estate - Capitolo 2
La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2

Tratta dall’omonimo film di Pif, la fiction è giunta alla seconda stagione, ma nel
passaggio al piccolo schermo non ha perso un grammo della sua forza. Una risata manda in
frantumi l’aura oscura dei mafiosi, mentre prevalgono l’umanità dei grandi uomini
dell’antimafia e la tenacia di chi vuole vivere una vita normale. Nei nuovi episodi della
serie, diretta da Luca Ribuoli e in onda su Rai 1 dal 26 aprile, ritroviamo i Giammarresi alle
prese con una scelta dal sapore eroico ed esemplare: nonostante la testimonianza resa
da Lorenzo (Claudio Gioè) sull’omicidio di Boris Giuliano, Salvatore (Eduardo Buscetta) e
la sua famiglia restano in Sicilia, consapevoli che fuggire non serve a niente, se non a darla
vinta a chi vuole fare dell’isola una distesa di morti e cemento.

La mafia uccide solo d’estate - Capitolo 2
La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2

Ma non arrendersi alla mafia è un esercizio di rigore che comporta grandi difficoltà. Pia (Anna Foglietta) vive un lacerante conflitto interiore dopo aver ottenuto un impiego grazie alla raccomandazione di un boss, mentre Palermo è sconvolta da una violentissima guerra di mafia pagata con il sangue da Piersanti Mattarella e da altri servitori dello Stato.
«Tenere le fila di questo racconto non è statosemplice.», spiega Ribuoli, «La serie è una
commedia che attraverso lo spettacolo vela la tragicità di alcune storie per trasmetterne il
significato più profondo». Così La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2 compie la sua
missione: mantenere viva la (scarsa) memoria storica del Paese con la potenza dell’ironia.